Luciano Panama, musicista e autore messinese, ha pubblicato un nuovo videoclip “Messina Guerra e Amore” tratto dal suo ultimo lavoro “Piramidi.
Luciano, ti abbiamo visto illustrare il video all'anteprima su RAI3 a “Buongiorno Regione Sicilia” qual è l’essenza di questo singolo e delle immagini che vedremo nel videoclip?
Con questo pezzo ho deciso di “puntare i riflettori” sul senso e sulla personalità della mia città, una ballata dal testo intimo e profondo, un chiaroscuro di emozioni in musica, dettato da un’atmosfera onirica e decadente da cui, dal giorno del tragico terremoto, il 28 dicembre del 1908, non sembra mai essersi liberata”.
Il videoclip ha una luce intensa e i colori propri della Sicilia, cosa racconta?
Il videoclip, interamente girato a Messina, è un profondo viaggio nei sentimenti di una città consciamente distratta da sé stessa, è un alternarsi di immagini e luoghi dal sapore sognante e malinconico.
La regia e il montaggio sono firmate dallo stesso Panama che ha voluto misurarsi per la prima volta in questa esperienza, sperimentando un personale linguaggio visivo. Com’è andata questa nuova esperienza?
Volevo che il videoclip venisse fuori esattamente come l’avevo immaginato mentre scrivevo il brano. Avevo già in mente quelle immagini: una persona che gira, si perde, si abbandona nella sua città e trova un modo non per sopravviverci ma per viverci, lavorando per portare a termine degli obiettivi che possano determinare nella città una evoluzione concreta. Le città svolgono un ruolo fondamentale nella nostra educazione, nel nostro modo di vivere e interpretare la vita, come fossero una seconda famiglia sono la nostra prima forza ma al tempo stesso possono diventare il nostro punto debole. Durante il tour di PIRAMIDI, che ho portato in giro per l’Italia, mi sono reso conto di quanto Messina possieda una sua energia ma anche di quanto questa stessa energia spesso si disperda piuttosto che concretizzarsi. Messina guerra e amore è una fotografia di tutte quelle sensazioni che la città trasmette a chi vorrebbe vederla crescere ed evolversi e spero che la mia generazione trovi la voglia l’impegno e la determinazione per portare avanti questo obiettivo e per far sì che Messina diventi una città di cui ci si torni ad innamorare.