– a cura di Sergio Risaliti e Barry Rosen
– 20.02 – 04.06.2020
– Opening: 19.02.2020
– Mostra promossa dal Comune di Firenze | In collaborazione con: Allan Kaprow Estate, Hauser & Wirth
– Indirizzo: Museo Novecento | Piazza Santa Maria Novella 10, 50123 Firenze, Italia
– Ulteriori informazioni: Tel. 055 286132 / info@muse.comune.fi.it | Mail segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it
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LA MOSTRA
Al Museo Novecento di Firenze apre la grande antologica dedicata ad Allan Kaprow (Atlantic City, 1927 – Encinitas, 2006), padre degli Environments e degli Happenings. Artista poliedrico e instancabile, Kaprow si è confrontato con i media più diversi, influenzando generazioni di artisti e promuovendo un’idea di arte allo stesso tempo concettuale e spontanea, utopica e provocatoria, politica e ironica. Molto attivo anche come teorico, dopo una carriera da pittore, fortemente influenzata dall’Action painting di Jackson Pollock, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta Kaprow abbandona i mezzi di espressione più classici e comincia a realizzare ambienti e azioni interattive ed effimere che mettono in discussione l’idea di un’arte monumentale sempre uguale a se stessa e immutabile nel tempo. In linea con la contaminazione tipica di quegli anni tra performance, teatro, danza e arti visive, le sue opere promuovono un’integrazione sempre maggiore tra spazi, materiali, tempo e persone.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra al Museo Novecento è un percorso a ritroso all’interno della sua ricerca, che si apre con la reinvention di due opere emblematiche – FLUIDS (1967) ideata dagli artisti Davide D’Amelio, Anna Dormio, Bekhbaatar Enkthur, Esma Ilter, Giulia Poppi, Negar Sh e WORDS (1962) progettata da Dania Menafra – attraversa la sua intensa produzione grafica ed editoriale, i video e le azioni degli anni Settanta, per terminare con l’esposizione dedicata ai disegni e ai dipinti. Queste sale raccolgono per la prima volta in Italia un corpus di circa quaranta opere che sottolineano le implicazioni performative di questi primi lavori su carta e su tela. Attraverso l’esperienza dell’Action Painting Kaprow aveva compreso come un dipinto potesse coinvolgere lo spettatore fino a dare l’impressione di abbandonare la parete ed entrare nello spazio reale. Questi lavori gettano le basi per una nuova concezione di opera d’arte che si apre ad una radicale commistione tra arte e vita.
LE REINVENTION DI FLUIDS
In occasione della mostra, gli artisti Jacopo Miliani e Elena Mazzi sono stati invitati a progettare due ulteriori reinvention di FLUIDS che si svolgeranno all’esterno del Museo, rispettivamente il 4 aprile in alcune piazze del centro storico di Firenze, e il primo maggio alla Manifattura Tabacchi.