Paese Italia Press accoglie l’appello di USPI Unione Stampa Periodica Italiana e invita i propri lettori ad aderire alla campagna istituzionale #iorestoacasa. Tutta la nostra redazione si sta mobilitando per offrire consigli e suggerimenti su come sfruttare al meglio il tempo che trascorriamo tra le mura domestiche.
Cominciamo con questa piccola guida dove vi propongo alcuni libri da leggere durante il periodo di quarantena.
Secondo l’ultimo Report Istat, in Italia la quota dei lettori continua a diminuire coprendo circa il 41% del totale della popolazione, con divari consistenti tra Nord e Sud e fra piccoli e grandi centri urbani. Questo ci fa immaginare che forse uno degli aspetti positivi del restare a casa potrebbe essere proprio quello di coltivare la passione per la lettura.
Italo Calvino affermava che un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire ed è proprio basandomi su questa osservazione che mi appresto a suggerire alcuni dei miei classici preferiti.
Cominciamo con chi non ha mai letto un libro oppure non ricorda quando è stata l’ultima volta che lo ha fatto. A questi neofiti consiglio un classico che non muore mai: “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway. Un romanzo breve, alla portata di tutti, che vi conquisterà sin da subito e con una metafora immortale.
Per chi invece di lettura è già un po’ pratico suggerisco “I racconti di Pietroburgo” di Nikolaj Gogol. Un libricino che non vi farà mai staccare il naso dalle sue pagine. Vi sembrerà di essere proprio nel bel mezzo della Prospettiva Nevskij circondati dai personaggi gogoliani. Uno sguardo tragicomico sulle abitudini culturali e le convenzioni sociali del XIX secolo. Alla fine di questa lettura vi chiederete se in fondo la natura umana sia poi così mutata nel corso di questi due secoli.
“I Miserabili” di Victor Hugo. Ancora il XIX secolo, ma questa volta in Francia. Si tratta di un’opera di oltre mille pagine, ma il tempo c’è e ne vale la pena. Una riflessione sugli ultimi della società, sui più deboli, su chi si ritrova solo davanti alle difficoltà, il tutto sapientemente mescolato agli eventi storici e sociali dell’epoca.
“I Demoni” di Fedor Dostoevskij. Torniamo in Russia, grazie a un autore che si presenta da solo e del quale in realtà andrebbe letta l’opera completa. Dovendo scegliere però non ho dubbi su questo romanzo. La trama è complessa e i personaggi molteplici, ma il modo in cui l’autore mostra attraverso le pagine il loro affannarsi per trovare un senso alla vita è davvero meraviglioso. Provare per credere.
“Anna Karenina” di Lev Tolstoj. Il XIX secolo è agli sgoccioli ma restiamo sempre in Russia per spingerci ancor più a fondo nel cuore e nell’anima dei personaggi di questo romanzo e in particolare della sua protagonista. Questa è un’opera che raggiunge alte vette di emozione e che allo stesso tempo ci spinge a interrogarci sulla nostra intimità.
Naturalmente i classici non si esauriscono qui e non sono tutti esclusivamente imputabili ad autori russi, ma sono i primi quattro che mi sento di raccomandare a caldo. Non ho suggerito opere come “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez oppure “1984” di George Orwell perché credo che li troveremmo troppo claustrofobici e angoscianti in questo momento così particolare che stiamo vivendo.
Per gli appassionati del giallo suggerisco un’opera che andrebbe letta almeno una volta nella vita ovvero “Le avventure di Sherlock Holmes” di Conan Doyle, ma anche i racconti seguenti e i romanzi precedenti che hanno come protagonista il detective più famoso di tutti i tempi. Per quelli invece che si sentono a metà strada fra il thriller e il metafisico allora suggerisco “Canto di D’Arco” di Antonio Moresco, autore che tra l’altro ho avuto il piacere di incontrare recentemente proprio in occasione dell’uscita di questo suo romanzo.
Il periodo che stiamo vivendo probabilmente ha richiamato alla mente di molti gli scenari tipici dei film di fantascienza. E allora perché non buttarsi proprio su questo genere?
Per me vince a mani basse lo scrittore Philip Dick e quindi i titoli che vi voglio suggerire sono tutti suoi. Cominciamo con “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” romanzo da cui è stato tratto il ben più noto film Blade Runner. Proseguiamo con “Ubik”, uno dei miei preferiti perché mentre lo leggi non sei mai certo di essere in un sogno o nella realtà. E concludiamo con “La svastica sul sole”, ambientato in una realtà alternativa dove la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta dalle Potenze dell’Asse che hanno diffuso nel mondo, Stati Uniti compresi, nazismo e imperialismo. Un modo per viaggiare nel tempo e nello spazio restando comodamente seduti sul divano.
E se il tempo che abbiamo a disposizione si rivelasse quello giusto per approcciare qualche lettura di crescita personale? È questo tra l’altro un genere recentemente molto in voga. Fra i tanti titoli consiglio “I doni dell’imperfezione” di Brené Brown e “Trasforma la paura in potere” di Gabrielle Bernstein.
Volendo mettere da parte i generi e consigliare invece qualche titolo random partirei con “Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov che non può davvero mancare nella top ten dei libri da leggere assolutamente. Segue un autore come Stefano Benni per chi vuole porsi grandi interrogativi ma con leggerezza fra una risata e l’altra, suggerisco “Il bar sotto il mare” ed “Elianto”. Un altro titolo che dovreste mettere in libreria è senz’altro “Tropico del Cancro” di Henry Miller per approdare a una Parigi apparentemente molto diversa da quella de I Miserabili, ma forse non troppo diversa.
Se avete voglia di spensieratezza e di sentirvi in viaggio pur restando a casa allora suggerisco “Fiesta” di Ernest Hemingway e “Sulla strada” di Jack Kerouac. Nel primo vi troverete a far parte di un gruppo di amici che va ad assistere alla famosa fiesta di San Fermin e sarete anche in compagnia della maestria e del disincanto che solo autori come Hemingway possono avere. Col secondo invece vi troverete a fare l’autostop e viaggiare nei modi più impossibili e in compagnia delle persone più impensate da New York a San Francisco e ritorno, per poi ripartire e andare ancora oltre.
Solo per stomaci forti e per nulla impressionabili, in questo particolare momento, suggerisco di leggere “Viaggio al termine della notte” di Ferdinand Céline e “Cecità” di José Saramago. Sono in realtà titoli che consiglio anche a tutti gli altri lettori, ma magari solo una volta che l’emergenza sanitaria sarà finita.
Per grandi e piccini ma anche per chi vuole approcciarsi alla lettura e ha bisogno di qualcosa di davvero leggero non posso non citare tutta la saga dei romanzi di Harry Potter di J.K.Rowling. Un fantasy unico nel suo genere che avrà l’effetto di farvi isolare completamente dalla realtà mentre divorate una pagina dopo l’altra, poi prima che ve ne rendiate conto Harry sarà diventato grande e la vostra vita avrà un pizzico di magia in più. Per quanto riguarda i fumetti invece ammetto di non essere affatto un’esperta ma ho apprezzato molto quelli dell’ormai arcinoto Zerocalcare.
Infine arriviamo a quei libri che io chiamo “cibo per lo spirito” e anche qui direi che la scelta è ardua. Quindi senza la pretesa di essere esaustiva consiglio “Lettera sulla felicità” di Epicuro e “Il mondo di Sofia” di Jostein Gaarder. Con un pizzico di filosofia in più nei nostri cuori probabilmente possiamo costruire un mondo migliore.
Concludo con un libro che ho ricevuto in regalo qualche giorno fa, “La danza della realtà” di Alejandro Jodorowsky. Mi è stato presentato come un libro magico, una vera e propria porta su un’altra dimensione. E allora mi accingo a leggerlo.
Questa lista è frutto del mio personalissimo giudizio e mi scuso in anticipo per i tanti titoli e i tanti autori che non ho nominato.
Godiamoci il piacere della lettura e sosteniamo la campagna #iorestoacasa.