Il 25 marzo, Mina ha festeggiato 80 anni. Dedicato all’artista –
Mina per Neofiti- La vita, la voce, l’arte di una fuoriclasse” di Aldo Dalla Vecchia, edito da Graphe.it . Auguri Mina!
Se si pensa a cio’ che rende universale un artista potremmo forse dire che un elemento essenziale oltre al talento è la sua unicità, la sua capacità di essere un personaggio con caratteristiche inconfondibili e riconoscibili. Non importa in quale delle 7 arti si esprima. Cio’ che lo rende tale è lo straordinario dono di anticipare i tempi, di porsi al di sopra di ogni moda e ogni epoca, seguendo un suo istinto e una bussola interiore che indica una rotta che porta sempre alla meta. “Un artista, nel suo intimo, è sempre un avventuriero.” scriveva Thomas Mann e al di là della sue incredibili qualità canore questo è forse cio’ che ha reso Mina la più grande cantante italiana, indimenticabile protagonista di oltre un sessantennio di carriera. Nell’anno in cui Mina celebra 4 volte i suoi venti- il suo compleanno ricorre proprio oggi, 25 marzo- è in libreria “Mina per neofiti” di Aldo Dalla Vecchia giornalista e autore televisivo, casa editrice Graphe.it diretta dal vulcanico Roberto Russo. Scritto con rigore giornalistico e dettato da un’autentica passione per un’ icona della musica, il volume ripercorre la vita e la carriera artistica, le scelte incredibilmene moderne intrecciate ad un pezzo di storia italiana, arricchito dalle testimonianza dell’epoca: da Indro Montanelli a Mario Soldati, Da Natalia Aspesi e Oriana Fallaci. Dagli anni del boom economico, dalla Bussola alle prime esibizioni in provincia con addosso il vestito da cocktail della madre, alle prime apparizioni ne il Musichiere di Mario Riva o di Lascia o Raddoppia che la consacrano personaggio televisivo, Mina e’ un uragano che rivoluziona il mondo della musica di quegli anni con ritmi allegri e sincopati, guardando al rock di Elvis e segnando una grande frattura con il panorama della canzone melodica italiana a cui appartenevano Nilla Pizzi, Wilma De Angelis e molte altre.
Anche i più giovani potranno immaginare l’impatto che sull’Italia degli anni del miracolo economico ha questa ragazza alta e sorridente, dalla voce potente e allegra e dalla gestualità inconfondibile mentre interpreta Mille bolle blu, Nessuno, Brava, Tintarella di Luna, Una Zebra a pois. Poi Il cielo in una stanza, che le fa superare l’etichetta di urlatrice rivelando al pubblico e alla critica le sue straordinarie qualità interpretative e artistiche. Completamente diversa, moderna e anticonformista incarna la voglia di cambiamento e di rinascita dell’Italia, appartiene a un sogno. La “Minamania” colpisce tutti e Mina diventa subito un’icona. Le trasmissioni a cui partecipa registrano ascolti altissimi, Studio Uno, nel 61 la consacra a soubrette televisiva, In Sabato Sera nel 67, è una perfetta padrona di casa con ospiti del calibro di Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Totò, Ugo Tognazzi, ecc.Ogni sua apparizione incanta e ogni concerto manda in visibilio il pubblico. Mina è sempre nuova e diversa, poliedrica e sensazionale. Bionda,riccioluta e sofisticata negli anni ’70 , rossa e magnetica nel 72 , lavora con Giorgio Gaber a teatro, partecipa a numerosi spettacoli televisivi. Appartiene a quegli anni l’incontro esplosivo con Lucio Battisti e Mogol che ci regalano pezzi come Amor mio, La mente Torna, Insieme. Dalla Vecchia ricorda quello straordinario duetto di Mina e Lucio Battisti che è diventato un cult televisivo “timido e impacciato lui, magnifica e sicura di sè lei,perfetti e ineguagliabili insieme, si esibiscono in quello che è considerato il duetto per antonomasia della televisione italiana”.
Sembra gia’ essere stato detto tutto di Mina eppure il libro svela aspetti poco noti della sua carriera, come la sua straordinaria poliedricità. Ha recitato infatti in circa 13 film, è stata corteggiata anche da Fellini, al quale ha detto no -forse per pigrizia o per mancanza di tempo, o per paura. Ha inciso più di 40 dischi tutti di successo, è stata osannata dal mondo della moda, è diventata persino giornalista, scrivendo memorabili articoli pieni di sagacia e ironia per “Noi” per l’inserto Musica di Repubblica poi per “Liberal”.
La sua uscita dalle scene nel ’78, ha creato un grande vuoto tra i milioni di fans. L’ultima sua apparizione risale al 2001 attraverso internet – circa 250 mila fortunati ricorda dalla Vecchia (ma in realtà i tentativi di collegarsi saranno 15 milioni) hanno la possibilità di sentire e soprattutto vedere il loro idolo.Le webcamera inquadrano Mina che canta, fuma, scherza, in total black e con la inconfondibile “treccia color mandarinetto”, regalando per l’ultima volta sè stessa al pubblico della rete.
Moderna, sensuale e camaleontica Mina è stata a tal punto anticonformista da riuscire a rimanere libera da ogni condizionamento imposto dallo star system dicendo no alla schiavitù dell’immagine e dell’eterna giovinezza, non facendosi mai condizionare dal pesante giogo del successo, che spia come in un reality ogni attimo della vita dei suoi beniamini.
Eppure la sua assenza non ne ha decretato l’uscita di scena, perchè – come scrive Cristiano Malgioglio nella sua gustosa prefazione ricca di ricordi e aneddoti personali- “Mina è sempre presente, fra dischi e spot televisivi, e il profumo della sua assenza si sente, eccome”.
Aldo Dalla Vecchia, nato a Vicenza nel 1968, è autore televisivo e giornalista da più di trenta anni. Ha firmato programmi come Target e Verissimo, e ha collaborato con testate come Corriere della Sera e TV Sorrisi e Canzoni. Da tre anni è il coordinatore editoriale di Mistero Magazine.
Ha pubblicato Rosa Malcontenta (2013), Specchio segreto (2014), Vita da giornalaia (2015), Amerigo Asnicar, giornalista (2015), Piccola mappa della nostalgia (2016), Abracadabra (2017), La capra crepa – 333 reati linguistici (2018), Generazione Five – 40 anni di tivù commerciale in 40 figurine (2018), Abracadabra, lo spettacolo continua (2019). Con la Graphe.it edizioni ha pubblicato Mina per neofiti ed è in uscita Viva la Franca dedicato a Franca Valeri.