Catania, 4 maggio 2020 – Oggi, al discusso e controverso avvio della Fase 2 Covid–19, disposta dal governo per riportare con lenta gradualità a regime la vita degli italiani, si aggiunge la celebrazione della “Settimana Italiana dell’Insegnante” 2020. La settimana dedicata al riconoscimento dell’impegno del docente, arriva quest’anno in un momento particolarmente delicato che accende maggiormente il senso di gratitudine nei confronti di quell’insegnante che meglio ha saputo interpretare la figura di educatore nell’affiancare gli alunni, ,bersagli sul piano psico-fisico più degli adulti, del periodo di isolamento. Il mondo della scuola infatti con attività e questioni irrisolte è stata da subito al centro delle misure sul contenimento espidemiologico da coronavirus. Un fulmine a ciel sereno che ha in poco tempo assunto le connotazioni di pandemia per la rapida diffusione dalla Cina, fulcro iniziale del contagio, a tutto il mondo. L’Italia rientrata tra i Paesi europei più colpiti, seguito dalla Spagna, con deceduti pari a 28.884 secondo l’ultimo monitoraggio sanitario del Ministero della Salute, sta vivendo una fase di estrema fragilità sanitaria, sociale ed economica. Gli alunni in particolare gli affetti da varie disabilità psichiche o motorie sono i soggetti più vulnerabili e sensibili alle ricadute negative della crisi emergenziale.
Gli insegnanti durante questi mesi di supporto alle famiglie hanno realizzato un’attività encomiabile e più che nelle precedenti edizioni la Settimana Italiana dell’Insegnante di quest’anno assume contorni nuovi divenendo espressione di sincera gratitudine a migliaia e migliaia di docenti dalla scuola dell’infanzia all’Università che in tempi coronarirus si sono prodigati nella presa in carico dei loro allievi sostenendoli sul piano psicologico e didattico, con pazienza, slancio e passione.
La SETTIMANA ITALIANA DELL'INSEGNANTE 2020 caratterizzata dall'hashtag #RingraziaUnDocente, promossa dalla startup scolastica MasterProf e dal sito dedicato al mondo dell'istruzione YEA – Your Edu Action, ha anche ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani.
Molti noti personaggi dello spettacolo della cultura e del giornalismo, tra i testimonial dell’evento da Carlo Verdone, Massimo Bray, Massimo Inguscio, passando per Franco di Mare, Beppe Severgnini, Paolo Ruffini, Paolo Crepet, Alessandro D’Avenia, Oscar Farinetti, Pintus a Gian Luigi Beccaria,
Da oggi fino a domenica 10 maggio, gli eventi legati alla Settimana, secondo il format tecnologico della didattica a distanza, prevedono interessanti forme di partecipazione. I social, strumenti della ‘speciale ‘ iniziativa 2020, declineranno importanti momenti di interazione tra studenti e docenti. Sulla pagina Facebook dedicata alla Settimana, potranno essere condivisi, ringraziamenti, commenti, opinioni, intelocutorie tra alunni e insegnanti.
In linea con le modalità social, stasera alle 19:00 partirà ‘’io speriamo che me la cavo’’ un ciclo di tre webinar pensati e realizzati da Rosario Faraci giornalista e professore dell’Università di Catania insieme al giornalista scrittore professore Marco Pappalardo di Licei catanesi. In collaborazione con Sicilia Network media partner dell’incontro, i seminari online che vedranno protagonisti docenti e studenti di scuola e università, avranno al centro temi di grande attualità in tempi di Covid-19 e saranno trasmessi all’indirizzo internet https://www.facebook.com/dialoghisuscuolaeuniversita/?modal=admin_todo_tour della pagina Facebook Io speriamo che me la cavo.
Su questa pagina stasera in diretta, ore 19:00 il primo approfondimento sulle modificazioni prodotte dal Covid-19 nella relazione educativa docente-studenti. Il dibattito coinvolgerà professori operatori del mondo della scuola, studenti e tanti ospiti .
Il secondo appuntamento è in programma venerdì 8 maggio, alle 19.00, porrà i riflettori su quanto l’mpatto delle nuove tecnologie incida sulla formazione degli allievi,che stanno vivendo tra mille difficoltà il periodo emergenziale da coronavirus.
Domenica 10 maggio, a chiudere il ciclo dei webinar, uno spazio che punterà alla riflessione sul ritorno al futuro. Una linea che segnerà due periodi interconnessi,fondati sul senso di responsabilità che dovrà accompagnare ognuno di noi nella fatidica fase 2 per uscire completamente fuori dal tunnel del contagio epidemico e dire finalmente addio al lockdown. Una fase delicatissima da affrontare con coraggio e dovere per la salute delll’altro e nostra. Poter riprendere di nuovo in mano la vita, il proprio lavoro, i ragazzi tornare nelle aule scolastiche e universitarie, dipende solo da noi.