L’AQUILA – Sarà presentato a Ovindoli (L’Aquila) domenica 16 agosto alle ore 18:30, presso Piazza San Rocco, il nuovo libro di Goffredo Palmerini “Italia ante Covid” (One Group Edizioni). All’evento, patrocinato dal Comune, porterà il saluto il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante, relatori saranno Raffaele Siciliano, direttore del Consorzio Destination Management Company Abruzzo Qualità e vicesindaco di Ovindoli, Giancarlo Zappacosta, dirigente settore Cultura Regione Abruzzo, Francesca Pompa, presidente One Group, e l’Autore. L’incontro sarà condotto nel rigoroso rispetto delle disposizioni di sicurezza. Il volume, 374 pagine, ha una veste grafica particolarmente curata e 301 splendide immagini in bianco e nero a corredo dei capitoli. La scrittura è come sempre fine, intrigante e coinvolgente. Il volume reca la pagina di Presentazione a firma di Lina Palmerini, caposervizio del quotidiano economico il Sole 24 Ore, e la Prefazione di Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva di programmi di servizio per gli italiani nel mondo ed altri su Rai Uno.
Il corposo volume – 374 pagine – è dedicato a Mario Fratti, il grande drammaturgo aquilano che vive a New York cui Palmerini è legato da un forte rapporto di amicizia. Il libro si colloca in continuità con gli otto precedenti volumi pubblicati dall’autore, quasi a costituire una collezione di preziosi annuari di storie del vecchio e nuovo mondo, personaggi illustri, intriganti racconti di viaggio, eventi culturali nel Belpaese, reportage dall’Italia e dall’estero. Insomma, uno scrigno di racconti dell’Italia più bella, dentro e fuori i confini. Come pure lo specchio della creatività e del talento degli italiani, i 60 milioni in patria – oggi chiamati ad una coraggiosa rinascita dopo il Covid 19 – e altri 80 all’estero.
Una veste grafica sempre particolarmente curata, la bella copertina e un ricco apparato di 301 immagini a corredo dei capitoli rendono il volume invitante alla lettura, insieme ad una scrittura fine e coinvolgente. Il libro reca una pagina di Presentazione di Lina Palmerini, firma illustre del quotidiano il Sole 24 Ore, aquilana anche lei come l’autore. In attesa dell’uscita del libro, con il consenso dell’editore, qui di seguito si anticipano il testo della Presentazione che apre il volume e l’Indice degli argomenti.
“Italia ante Covid. Sì, così ci ritroveremo a dire per separare quel prima e quel dopo che è il nostro presente – annota Francesca Pompa –. Forma quasi due “epoche” lo spartiacque della pandemia, distante tra loro non di secoli o anni, ma di giorni. Un’accelerazione improvvisa che ha sconvolto il mondo intero con uno sterminio di vite umane impressionante. Nulla sarà più come prima, il cambiamento è in corsa. Dal come eravamo al non saremo mai più. In questo scenario apocalittico, il nuovo lavoro di Goffredo Palmerini, ha prima sofferto lo stato del lockdown che ne ha ritardato l’uscita, per poi invece ricollocarsi nel posto che merita da cui restituisce un’Italia “gaudente”, quella che, nonostante le tante difficoltà che già attraversava, riesce sempre a stupire, ad impressionare per la capacità della sua gente di rimettersi nel “flusso” e riprendere il corso della propria storia. Un viaggio pre-Covid dove un amante come Goffredo collega l’Abruzzo, L’Aquila, la sua terra, l’Italia intera a mondi vicini e lontani, alimentando quell’immaginario collettivo che fonde lo sviluppo innervato da fibre di interconnessioni con un mondo altro popolato di ricordi, di imprese, di avvenimenti, di colori, odori, bellezze e tradizioni, di nomi, volti, storie che catturano. Un’Italia che si autorigenera ad ogni fallimento, ad ogni ostacolo. La bella stagione è alle porte, non c’è che da augurarsi che l’annata chiuda ai tanti dolori per dar inizio alla vera ripresa e spazio alla speranza.”
“Le persone di cui parla Goffredo – scrive tra l’altro Lina Palmerini nella Presentazione che apre il volume –, che va a cercare e poi mette insieme, sono legate da una speciale relazione che non è quella di appartenere solo a un luogo di nascita ma a un luogo di valori. Un’atmosfera che sa riconoscere solo chi è stato educato in un certo modo, badando alla sostanza, e che ha avuto davanti agli occhi un esempio e l’ha saputo seguire. […] Ecco, se c’è una riflessione – più di ogni altra – che mi suscita la lettura del libro, oltre la piacevolezza che scorrono leggere e profonde, è proprio il suo impegno a scovare storie e persone nell’intento di tessere una rete, tenerla viva e alimentarla come volesse ricreare lo stesso spirito che si respirava nei paesi d’Abruzzo di una volta dove ci si sentiva vicini e simili pur nelle differenze. Si resta o si parte ma ci si ritrova sempre con l’idea di onorare una parte di noi stessi, dei nostri padri e nonni, di quello che ci hanno insegnato ed è più forte dell’affetto. E’ una parte importante di identità. […]”.
Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva che per molti anni ha curato in RAI programmi di servizio per gli italiani nel mondo (Italia chiama Italia, Community), così tra l’altro annota nella sua Prefazione: “Solo gli occhi di un innamorato sanno vedere tracce dell’amata in ogni minimo dettaglio, per gli altri magari minuscolo o insignificante. Questa nuova fatica letteraria di Goffredo Palmerini, amico prima che giornalista e scrittore, è l’ennesima dichiarazione d’amore alla terra d’Abruzzo che è stata, è e sarà la sua amata. Goffredo in questo suo libro ci porta per mano a conoscere il “suo” Abruzzo. Lo fa gentilmente ma anche in maniera imprevedibile fra passato e presente, fra Italia e America del Sud e del Nord […]. L’occhio attento di Goffredo Palmerini scova storie di abruzzesi all’estero ancora misconosciute: giovani della nuova emigrazione che ricalcano, seppure con modi e professioni diverse, le orme delle migliaia di conterranei partiti decine e decine di anni fa. Racconti di inventiva e di successo, non privi di sofferenze e bruschi distacchi. […]”. Benedetta Rinaldi sarà relatrice nella presentazione del libro a Roma, dopo l’estate.
Intanto l’Edizione speciale del libro, con la dedica personalizzata dell’Autore, sta conoscendo una straordinaria accoglienza da parte dei lettori, a giudicare dal numero delle ordinazioni giunte all’editore sia dall’Italia che dall’estero, attraverso la landing page https://my-landingpage.com/italia-ante-covid/. Il volume è attualmente disponibile presso le librerie dell’Aquila e sulle principali società di vendita on line (Mondadori Store, la Feltrinelli, Ibs, Amazon, etc.).
Infine, qualche breve notizia su Ovindoli, comune di circa 1200 abitanti a circa 37 chilometri da L’Aquila, 129 da Roma e 112 da Pescara. Splendido borgo montano a 1400 m. di altitudine, situato sull’altipiano delle Rocche e immerso nel Parco regionale Velino Sirente, è uno dei Borghi autentici d’Italia. Centro turistico importante per ogni stagione, è una delle stazioni sciistiche (Monte Magnola) più attrezzate ed affermate per gli sport invernali. La stazione, progettata alla fine degli Cinquanta del secolo scorso, dispone di circa 30 chilometri di piste da sci, ampie e di varia difficoltà. Molte delle piste sono servite da impianti di risalita e cabinovie, servite da avanzate tecnologie per l’innevamento artificiale. Con ogni probabilità il primo nucleo abitativo del borgo di Ovindoli si sviluppò già in epoca romana intorno alla torre e alla fortificazione di epoca italica, costruito a difesa del passaggio dalla Marsica verso il territorio dei Vestini. Il suo antico castello cintato è stato edificato tra il XII e XIV secolo. Unitamente a quello del vicino borgo di Rovere ebbe una funzione di controllo del valico, grazie alla sua posizione dominante. Di certo il borgo venne distrutto durante la Guerra sociale (91 – 88 a.C.) che vide in lotta la lega dei popoli italici, che elessero la propria capitale a Corfinio, e Roma.
***
Goffredo Palmerini è nato a L’Aquila nel 1948. È stato dirigente delle Ferrovie dello Stato nel settore commerciale dell’esercizio e per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, più volte assessore e Vice Sindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono ospitati su molte testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. E’ collaboratore e corrispondente di numerosi giornali e magazine, in Italia e all’estero, e di agenzie internazionali. Ha pubblicato i volumi Oltre confine (2007), Abruzzo Gran Riserva (2008), L’Aquila nel Mondo (2010), L’Altra Italia (2012), L’Italia dei sogni (2014), Le radici e le ali (2016), L’Italia nel cuore (2017) Grand Tour a volo d’Aquila (2018). Nel 2008 gli è stato tributato il Premio Internazionale “Guerriero di Capestrano” per il suo contributo alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo. Nel 2014 ha ricevuto a Lecce il Premio Speciale “Nelson Mandela” per i Diritti Umani. Vincitore nel 2007 del XXXI Premio Internazionale Emigrazione per la sezione Giornalismo, gli sono poi stati conferiti, sempre per l’attività giornalistica: il Premio internazionale “Gaetano Scardocchia” (2017) con Medaglia del Presidente della Repubblica, il Premio nazionale “Maria Grazia Cutuli” (2017), il Premio internazionale “Fontane di Roma” (2018). Gli sono stati inoltre conferiti Premi alla Cultura a Roccamorice (2014), Galatone (2016), Letino, Spoleto e Montefiore Conca (2019). Nel 2020 gli è stato conferito il Premio nazionale Pratola per la Letteratura. Da diversi anni svolge un’intensa attività con le comunità italiane all’estero. Studioso di emigrazione, è componente del Comitato scientifico internazionale e uno degli Autori del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” (ed. SER-Migrantes, 2014), come pure membro di istituzioni culturali di rilevanza nazionale.