Ricorrono cento anni dalla nascita di Michele Prisco, uno degli autori più rappresentativi della narrativa italiana del secondo Novecento, nonché vincitore del Premio Strega 1966 con “Una spirale di nebbia”. Proprio per questa occasione il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha istituito con decreto del ministro Franceschini un Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario, presieduto da Carlo Vecce, per permettere di approfondire gli aspetti meno conosciuti della figura umana e artistica dello scrittore napoletano, «in cui il realismo della tradizione ottocentesca italiana si sposa allo spirito contemporaneo dello stile e dei personaggi».
Le celebrazioni inizieranno mercoledì 18 novembre a Napoli, con il convegno inaugurale “Michele Prisco tra radici e memoria”, organizzato dall’Università “L’Orientale”. A partire dalle ore 9.30, la prima sessione del convegno, introdotta dal presidente del Comitato Carlo Vecce, si aprirà con le relazioni di Antonio Saccone, Paola Villani e Guido Cappelli. Ermanno Corsi presiederà la seconda sessione, con gli interventi di Patricia Bianchi, Laura Cannavacciuo, Margherita De Blasi e Francesco D’Episcopo.
Nel pomeriggio dalle ore 15:30, dopo i saluti di Annella Prisco seguiranno altre due sessioni, presiedute da Nino Daniele: interverranno Mariolina Rascaglia, Donatella Trotta, Francesca Nencioni, Annalisa Carbone, Silvia Zoppi Garampi, Alessia Pirro, Giuliana Adamo e Gianni Maffei.
Infine alle ore 16:30 la presentazione in anteprima del documentario “Michele Prisco: il signore del romanzo”, per la regia di Giorgio Tabanelli.
La commemorazione in onore dello scrittore proseguirà inoltre nel mese di dicembre a Roma, con la giornata di studio “Michele Prisco tra giornalismo e critica”, nella sede della Società Dante Alighieri.
Un altro appuntamento commemorativo si svolgerà ad aprile 2021 anche a Milano, città alla quale Prisco era legato non solo da affetti familiari, ma anche perché era la sede della casa editrice Rizzoli, cui restò fedele per tutta la vita per la sua produzione di scrittore: l’Università Cattolica del Sacro Cuore si è resa disponibile ad ospitare un convegno di studi su Michele Prisco nella sua dimensione europea.
Michele Prisco è stato uno scrittore apprezzato sia dal pubblico che dalla critica che ne amò subito lo stile ricco e pastoso. Anche il cinema lo scoprì, dando vita a Una spirale di nebbia, fortunata versione cinematografica del suo romanzo omonimo.
Nei suoi primi libri (La provincia addormentata, Gli eredi del vento e soprattutto Figli difficili) Prisco descrisse la borghesia partenopea, con tutte le sue debolezze e i suoi limiti, fra cui l’incapacità di proporre per Napoli alternative concrete a una situazione di stagnazione sociale e economica che ne impediva lo sviluppo. Successivamente lo scrittore, pur continuando a sviscerare il mondo delle classi medie della sua città, cercherà di inglobare nella sua analisi anche i ceti più popolari, senza però mai introdurre nei suoi romanzi quelle connotazioni macchiettistiche e di folklore che saranno tipiche di gran parte della letteratura napoletana del dopoguerra.