La notizia rimbalza tra social e testate online. Casa Leopardi, dopo aver aperto alle visite in streaming per gli studenti, dal 15 dicembre porta in tour virtuale anche il pubblico. Tutti potranno entrare così nel Museo, nella Biblioteca dove studiò e passò notti insonne di traduzioni e di versi ‘il giovane favoloso’, titolo tributatogli dal film del 2014 di Mario Martone con Elio Germano.
Per gli studenti, secondo il progetto patrocinato dall’Università di Macerata, è possibile visitare gli spazi di casa Leopardi, interagire con la guida secondo percorsi differenziati per età. Un altro modo per non chiudere del tutto le porte di luoghi di cruciale importanza per la formazione dei nostri giovani come Recanati e il mondo in cui Leopardi crebbe fino a diventare immortale genio.
Vere e proprie visite didattiche che vanno in parallelo a una didattica ormai quasi tutta digitale.
Si potranno ammirare, oltre alle ‘sudate carte’, anche oggetti a lui più cari, custoditi nei secoli dai suoi discendenti: il calamaio con cui è stato scritto L’infinito, i suoi i giochi d’infanzia e gli autografi puerili. Un viaggio esperienziale nel pensiero filosofico dell’autore, anche a casa, a portata di schermo.
La contessa Olimpia Leopardi, discendente del poeta, si è detta entusiasta della partecipazione delle scuole. Un’esperienza positiva per quanto tanto diversa da quello che si prova scorgendo il colle dell’infinito dalla finestra di casa, attraversando le stanze stracolme di ventimila volumi e immaginando chino sullo scrittoio il giovane Giacomo nel suo studio ‘matto e disperatissimo’. O quella piazzetta di Recanati, quel mondo stretto per una mente moderna e proiettata nel futuro, penalizzata da una critica che l’ha spesso etichettato solo pessimista. Leopardi delle ‘vaghe stelle dell’Orsa’, in cerca d’amore, Leopardi sognante, pronto a partire senza denari, con quelle speranze, estinte solo alla fine, che un tempo migliore potesse arrivare un giorno. La stessa speranza per molti, anche oggi.