Istituito nel 2020 dalla Presidenza del Consiglio, questo appuntamento, che quest’anno coincide con i 700 anni dalla morte del ‘Sommo Poeta’ Dante Alighieri, il Dantedì “durerà per sempre” come ha ricordato il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. annunciando alcune iniziative simboliche e ringraziando il Comitato che ha lavorato “selezionando centinaia di iniziative” promosse alla memoria del Padre della lingua italiana. Una modalità di celebrazione che “aiuterà a sentirci comunità nazionale”, ha detto il ministro.
Sarà Roberto Benigni a leggere in diretta sulla RAI “un canto della Divina Commedia al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica”.
Tutti i docenti quel giorno, che siano in digitale o in presenza, terranno le loro lezioni su Dante, come si legge sul sito dell’ Indire (Istituto nazionale documentazione ricerca innovativa), una speciale programmazione offrirà la Tv, e ogni città avrà una serie di eventi, se pur nelle restrizioni ancora vigenti a causa del Covid. Sono stati selezionati progetti accademici e popolari e destinati “2,6 milioni di euro” ha fatto sapere Carlo Ossola, presidente del Comitato per il Dantedì.
Videoletture, mappe dei luoghi danteschi, rappresentazioni teatrali che saranno trasmesse in streaming, una tappa del Giro d’Italia dedicata, ogni città darà un contributo adeguando le progettualità proposte ai colori delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Sono arrivate “oltre 500 proposte dall’Italia e dal mondo- ha fatto sapere sempre Ossola- E Tra i progetti finanziati ci sarà il restauro e la ricollocazione espositiva al Museodivino di Napoli di quasi un centinaio di microinterpretazione plastiche in guscio di noce della Commedia, creata nel secolo scorso da Don Antonio Esposito”.
Ed ecco ancora la maratona di letture promossa dalla Fita (Federazione italiana teatro amatori) del Veneto che conta già 200 iscrizioni per “Dantesca 2021”, come si legge nella nota degli organizzatori, e dato l’alto numero di iscrizioni saranno dieci i canti da leggere e cinque i sonetti.
L’agenzia Dire, nel Tg Psicologia, ha dedicato uno spazio a Dante con un originale approfondimento psicologico. “La Divina Commedia è la descrizione più completa del percorso di individuazione. Dietro la narrazione fittizia dell’anima di un viandante che compie una redenzione spirituale, un viaggio nell’aldilà, in realtà c’è il percorso di un’anima in evoluzione e di un viaggio nell’inconscio (aldilà della coscienza). È un viaggio trasmutativo, in cui il protagonista parte da situazioni infere, buie, cupe, travagliate e sofferte, per approdare a situazioni metaforicamente paradisiache, di leggerezza, luce e visione cosmica. Lo stesso Dante, durante la stesura della Divina Commedia, subirà una profonda trasformazione personale”. Per il primo Dantedì Claudio Widmann, analista junghiano di Ravenna e autore del libro ‘La Commedia di Dante come percorso di vita’ aveva dato questa chiave di lettura sulla Divina Commedia, opera regina della lingua e letteratura italiana.
C’è poi il Dante filosofo, spesso trascurato in questa sua veste, di cui l’attore teatrale e studioso Franco Ricordi ha dato suggestive interpretazioni sulla scena e nelle sue opere. L’ultima alla Terme di Caracalla quest’estate.
Per il titolo del Dantedì 2021 è stato scelto, come ha fatto sapere il ministro Franceschini, l’ultimo verso dell’Inferno: ‘E quindi uscimmo a riveder le stelle’. Un monito e una speranza che solo Dante nel pieno del viaggio infernale poteva dare ai posteri 700 anni dopo la sua morte. Soprattutto oggi. E per sempre.