E’ stata selezionata la dozzina della LXXV edizione del Premio Strega. Questi i libri in gara in vista dell’inserimento nella cinquina che sarà votata il 10 giugno: Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli), proposto da Concita De Gregorio; Edith Bruck con “Il pane perduto” (La nave di Teseo), proposto da Furio Colombo; Maria Grazia Calandrone con “Splendi come vita” (Ponte alle Grazie), proposto da Franco Buffoni; Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), proposto da Giuseppe Montesano; Teresa Ciabatti con “Sembrava bellezza” (Mondadori), proposto da Sandro Veronesi; Donatella Di Pietrantonio con “Borgo Sud (Einaudi), proposto da Nadia Fusini; Lisa Ginzburg con “Cara pace” (Ponte alle Grazie), proposto da Nadia Terranova; Giulio Mozzi con “Le ripetizioni (Marsilio), proposto da Pietro Gibellini; Daniele Petruccioli con “La casa delle madri” (TerraRossa), proposto da Elena Stancanelli; Emanuele Trevi con “Due vite” (Neri Pozza), proposto da Francesco Piccolo; Alice Urciuolo con “Adorazione” (66thand2nd), proposto da Daniele Mencarelli; Roberto Venturini con “L’anno che a Roma fu due volte Natale” (Sem), proposto da Maria Pia Ammirati.
A selezionare i dodici candidati tra i sessantadue titoli di narrativa proposti quest’anno dagli Amici della domenica è stato il Comitato direttivo del Premio, composto da Pietro Abate, Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine.
Così Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo, descrive i libri candidati: “Fra i sessantadue titoli proposti abbiamo notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo di intreccio e di genere. Le autrici e gli autori prescelti rappresentano più generazioni, con un’escursione anagrafica agli estremi di ben sessantatré anni. Nella maggioranza però sono nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece di microstorie intime”.
“Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate – spiega Mazzucco – Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio. Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale”.
I libri candidati saranno letti e votati da una giuria composta da 660 aventi diritto. Ai voti degli Amici della domenica si aggiungono quelli espressi da studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, lettori forti scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma.
A giugno gli autori candidati e finalisti alla LXXV edizione del Premio Strega saranno ospiti di festival e manifestazioni culturali in tutta Italia. La prima votazione, che selezionerà la cinquina dei finalisti, si terrà giovedì 10 giugno, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 8 luglio. Tutti gli eventi saranno realizzati nel rispetto dei protocolli anti-Covid-19 previsti dalle normative in vigore, assicurano gli organizzatori.
L’immagine che accompagna la LXXV edizione del Premio Strega è stata realizzata da Lorenzo Mattotti, uno dei disegnatori italiani più apprezzati a livello internazionale. “Una danza selvaggia – la descrive l’autore – un rituale augurale, un sabba moderno fatto da Streghe contemporanee che si battono per i loro diritti e per la loro condizione. Un manifesto dinamico e colorato che vuol celebrare con una ventata d’aria fresca i 75 anni del Premio Strega”.
Il libri in gara concorreranno inoltre alla VIII edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da 600 studenti provenienti da scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. Il comitato direttivo del Premio ha ritenuto che, per i temi trattati, il romanzo “Le ripetizioni” di Giulio Mozzi (Marsilio) sia adatto esclusivamente a un pubblico di adulti, pertanto non concorrerà al Premio Strega Giovani.
Il Premio Strega è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega con il contributo di Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Bper Banca e con Ibs.it, sponsor tecnico. Fonte adnkronos