Roma, 4 maggio – La danza d’amore delle gru della Manciuria a Hokkaido è il simbolo della mostra fotografica di Barbara Dall’Angelo “Fragile – Handle with care“, che si inaugurerà giovedì 13 maggio presso lo storico ristorante romano, Il Margutta Veggy Food & Art, da sempre impegnato nel proporre itinerari di gusto affiancati da mostre e appuntamenti culturali. La mostra è ideata e organizzata da Barbara Dall’Angelo e Tina Vannini, e curata da Giulia Coccia.
Circa trenta fotografie con tre differenti formati e due modalità di stampa, che rappresentano un omaggio dell’artista internazionale Dall’Angelo all’amore per la Terra e alla bellezza della Natura: non semplici scatti fotografici, ma straordinarie opere d’arte capaci di trasformare la realtà in incanto, la quotidianità in eternità.
La caratteristica principale dell’artista è la ricerca dell’attimo perfetto: la sua minuziosa attenzione per la luce e per il movimento l’hanno portata a collaborare con National Geografic Italia e a realizzare mostre individuali e collettive in tutto il mondo, con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Le sue opere raccontano contemporaneamente la forza prorompente della vita e la sua delicatezza, la magia dell’ordinarietà e la potenza del tempo.
“L’immagine simbolo – spiega Barbara Dall’Angelo – che abbiamo scelto per la mostra è la danza dell’amore delle gru della Manciuria, scattata in un gelido febbraio ad Hokkaido: uccelli candidi e leggiadri, a rischio di estinzione. In mostra si alterneranno fotografie poetiche ad altre più drammatiche, ma non saranno presenti scatti di denuncia esplicita: l’allarme, quello che può cambiare le cose, nelle mie fotografie vuole nascere dalle considerazioni del singolo e dal suo rapportarsi a ciò che lo circonda”.
Nelle fotografie dell’artista la natura è la padrona assoluta del campo visivo. L’occhio della fotografa immortala ciò che le si presenta davanti senza interferire, cogliendo sfumature e luci di quell’attimo perfetto.
“Ogni immagine racchiude un nucleo di sfumature che spaziano dalla delicata grazia alla prorompente energia – spiega la curatrice Giulia Coccia – E’ difficile – se non impossibile- condensare la complessità del mondo naturale in un singolo scatto, per questo la fotografa si avvicina a soggetti più disparati con lo stesso rinnovato interesse e rispettoso stupore. Dalle immagini traspare l’amore per le molteplici forme e contenuti che solo la Natura è in grado di creare, e che l’Uomo può contemplare”.
“Ospitare nelle sale del Margutta questi magnifici scatti ha un valore indescrivibile e rende questa mostra densa di significato e di bellezza – dichiara la titolare del ristorante vegetariano Tina Vannini – Emozioni purissime, che hanno catturato la mia anima, facendomi capire ancor di più che, per quanto la natura sia delicata e fragile, davanti a mutamenti e squilibri, la sua potenza vitale rende noi esseri umani i più vulnerabili. Sono convinta che ogni visitatore sarà sollecitato a riflettere sulla necessità di proteggere l’ambiente, così da preservarne la “vita”, in tutte le sue forme”.
Biografia dell’artista. Cresciuta a Roma, in una famiglia di professionisti della produzione televisiva, ha fatto della comunicazione attraverso immagini la sua vita. Dopo gli studi universitari in Lettere e Filosofia si è diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 1998 ha fondato la società di distribuzione Dall’Angelo Pictures con cui ha ottenuto e continua a ottenere importanti successi professionali. Dal 2011 si dedica con rinnovato impegno alla fotografia, passione che aveva coltivato durante l’adolescenza. Dal 2012 collabora attivamente con National Geographic Italia con cui, ad oggi, ha pubblicato più di 30 reportage. Nel 2015 ha realizzato il suo primo libro con Editrice Reflex, Fotografia senza confini, un manuale su come fotografare a tutte le latitudini. Nel 2016 ha ottenuto grande successo di pubblico e critica con la sua prima mostra individuale The Poetry of Earth, patrocinata dal National Geographic Italia. Nello stesso periodo ha pubblicato con Electa Mondadori l’omonimo volume, in cui sono riprodotti più di 100 suoi scatti di angoli remoti del nostro pianeta. Dal 2017 si sono susseguite mostre individuali e collettive in tutto il mondo e le sue opere sono presenti in gallerie d’arte e collezioni private.
Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 fino a chiusura.
Web: https://uozzart.com/
(Foto Dall’Angelo)