Roma, 9 luglio 2021 – Chissà cosa direbbe Dante nel vedere la sua amata Beatrice che “tanto bella e onesta pare” raffigurata senza veli e per di più avvolta nel suo abbraccio erotico.
A Roma, è stata infatti presentata l’opera su tela “Il Bacio”, dell’artista Roberto Ferri, commissionata da Unilever per celebrare i 700 anni della morte del sommo poeta. Tela in cui appunto, Dante e Beatrice, come fotografati di nascosto, sono colti nel loro momento di passione.
Ma Dante e Beatrice sono gli amanti impossibili, gli eroi dell’amore platonico, dell’amor cortese che contempla la bellezza e l’eleganza della propria amata, del proprio amato.
Ma Dante e Beatrice sono gli amanti impossibili, gli eroi dell’amore platonico, dell’amor cortese che contempla la bellezza e l’eleganza della propria amata, del proprio amato.
Generazioni di italiani sono cresciute studiando questo sentimento puro ed inarrivabile. Abbiamo imparato ad amarli, piangendo per la morte prematura della giovane, sostenendo attraverso il tempo il dolore del poeta per la scomparsa dell’amata e sperando che in qualche modo, in qualche luogo, i due potessero finalmente abbracciarsi ed amarsi … ma forse senza volerli vedere. Il loro è un amore eterno, che sarà per sempre ispirazione di arte e nobiltà d’animo.
Eppure il senso dell’operazione è esattamente contrario a questo approccio “etereo e puro” e lo spiega il Prof. Alessandro Masi, Segretario generale della Società Dante Alighieri.
“Abbiamo accolto subito con grande entusiasmo e senza esitazione il progetto MagnumXDante perché in questa operazione di mecenatismo contemporaneo abbiamo ritrovato il nostro intento più forte. Quello di prendere l’opera letteraria italiana forse più celebrata nel mondo e di riportarla a essere materia viva, anche attraverso la nuova piattaforma digitale che è il nostro ‘monumento a Dante’. Dante.Global intende portare il messaggio del Poeta fuori dai santuari culturali di scuole, accademie e teatri. La Divina Commedia ha infatti un’anima popolare e ci propone anche l’esempio di bacio più bello, quello ‘tutto tremante’ tra Paolo e Francesca, gli amanti per eccellenza. La più straordinaria forza dell’opera è la capacità di contenere tutte le vicende umane: l’amore, l’eros, la violenza, la politica, il vizio e la virtù. È un’opera creata per la gente e che deve tornare a stare tra la gente”.
Nella tela, il bianco della purezza di Beatrice e il rosso della passione di Dante si fondono. Dante cinge con il braccio scoperto il volto di Beatrice, un corpo ispirato a canoni contemporanei, e sta per baciarla.
“Quando mi è stato proposto di realizzare Il Bacio”, conclude Roberto Ferri, “mi sono reso conto di essere davanti a una sfida e a una responsabilità molto alta, anche nei confronti della mia stessa identità artistica. Il film realizzato per presentare l’opera la racconta molto bene. E allora mi sono messo in ascolto delle emozioni dei due protagonisti. Dell’ardore del desiderio sfiorato ma mai appagato. Di quel desiderio in cui l’impeto dell’eros si fa viatico di elevazione spirituale. Da quell’ascolto l’opera ha preso, pian piano, corpo. Si è materializzata in un trionfo di sensualità sospesa tra la luce e l’ombra dove gli apparenti antagonismi tra anima e carne, candore ed eros si incontrano e si armonizzano in quell’appagamento totale del desiderio che è metafora della vita stessa”.
Foto: Marcus Ganahl on Unsplash
“Il Bacio” dell’artista Roberto Ferri: fornito dall’ufficio stampa