ROMA, 25 ottobre 2021 – Domenica 14 novembre alle ore 15, in occasione dell’inaugurazione del Teatro Santi Aquila e Priscilla nel quartiere popolare di Marconi a Roma, l’Associazione Culturale LiFra, presenta uno spettacolo unico nel suo genere, un progetto decennale nato dal desiderio di abbattere le barriere della comunicazione in campo artistico permettendo, grazie all’utilizzo di nuove tecniche, la fruizione di eventi (musica, teatro, danza, cinema) anche ad un pubblico non udente e non vedente.
L’obiettivo è la diffusione capillare del linguaggio teatrale al di là di ogni ostacolo e disabilità. Tutti insieme a Teatro senza distinzione.
“In scena una rivisitazione di Pinocchio in cui si narrano le avventure di un piccolo burattino che solo il coraggio e l’amore trasformeranno in un bambino vero – dice Lisa Girelli, direttrice dell’Associazione Culturale LiFra –. La metafora di una quotidiana esistenza trasforma l’incertezza di mettersi in gioco in cosciente desiderio di giustizia, condivisione e amore. Un messaggio chiaro che da anni cerchiamo di infondere nei bambini e nei giovani proprio attraverso il Teatro e le svariate attività culturali che proponiamo durante l’anno”.
Lo spettacolo sarà fruito dai bambini attraverso nuovi linguaggi di comunicazione, integrati nella scena come un corpo unico: gli attori reciteranno e segneranno sul palco, mentre dietro di loro attraverso la tecnica della retroproiezione scorreranno sovra titoli e fumetti. Inoltre per rendere accessibile lo spettacolo ai bambini con disabilità della vista, l’audiodescrizione è stata in parte integrata nelle battute degli attori e in parte affidata alla voce di un narratore esterno.
Il Teatro Santi Aquila e Priscilla, da anni rappresenta uno spazio essenziale per la Comunità: è centro di diffusione e formazione pluridisciplinare in ambito teatrale, e soprattutto si presenta rinnovato e pronto ad accogliere famiglie e bambini, e tutte le realtà artistiche (e non) che desiderino “riattivare” socialmente, culturalmente e umanamente, il quartiere in cui vivono.