Roma. A Palazzo Firenze le opere di Michael Franke: l’universo immaginifico del Sommo Poeta

La verità luminosa di Dante: Inaugurazione della mostra: 8 novembre, ore 17.30 Piazza di Firenze, 27 Roma . Il progetto, promosso dalla Società Dante Alighieri e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di

Tra lunedì 8 e mercoledì 24 novembre, Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri accoglierà la mostra “Prospettive dantesche tra inferi ed estasi. Il viaggio della Divina Commedia verso i luoghi dell’anima”. Saranno esposte una ventina di opere, del pittore tedesco Michael Franke, che rispondono al caleidoscopico richiamo della parola e della poesia dantesca.

Il progetto, promosso dalla Società Dante Alighieri e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, sarà inaugurato lunedì 8 novembre alle 17.30, alla presenza dell’Artista.

Il segretario generale della Dante, Alessandro Masi, commenta: «da sempre Franke tesse fitte trame di colore che espandono le sue immagini verso un altrove irraggiungibile. La sua pittura – conclude – nata tra i fiordi della storia dell’arte nordica, cerca il principio della verità luminosa».

Accesso alla mostra con green pass. Orari di apertura: 8-24 novembre, dal lunedì al venerdì, tra le 8 e le 20. Informazioni: 066873694/5. Per partecipare all’inaugurazione si richiedono l’esibizione del green pass e la conferma scritta a segreteria@ladante.it entro le ore 10 dell’8 novembre.

Michael Franke, nato a Bonn nel 1957, vive e lavora in Germania, in Italia e in Olanda. Cresce a Bruxelles dove frequenta la scuola europea e subisce l’influsso dei pittori paesaggisti belgi, surrealisti e espressionisti. Studia storia dell’Arte e economia nazionale a Bonn.

Nel 1983 inizia un viaggio artistico attraverso l’Italia, dove vive e lavora a Venezia, a Roma (1984-1989) e a Palermo (1989-1994). Nel 1995 segue un invito a Parigi della Cité internationale des Arts. Nel 1996 si trasferisce in uno studio sul mare del nord. Dipinge nella natura e sviluppa delle ricerche sulla percezione del colore e della luce nell’occhio umano. Nel 2008 si stabilisce nel suo studio vicino a Bonn (D) creandovi dei cicli pittorici che sono ispirati al mondo antico e alla mitologia.

Prosegue l’itinerario delle sue esposizioni che lo conduce attraverso tutta Europa, con mostre al Museo Russo di San Pietroburgo 2003, al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo 2005, allo Zappeon Megaron di Atene 2007 e all’Akademisches Kunstmuseum di Bonn 2012.

Nel 2013 si trasferisce in uno studio sul Lago di Bolsena, dedicando un viaggio pittorico al mondo arcaico degli etruschi, alle vie cave e alle necropoli. Inizia un ciclo di mostre in Etruria al Palazzo Pubblico di Siena 2014, al Museo Faina e al Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto 2018.

Dal 2019 il suo lavoro si ispira alle tre cantiche della Divina Commedia e alla cosmologia dantesca.

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