Giustizia e diritto: la formazione passa attraverso i classici del teatro e della letteratura

Law and literature training, un originale progetto formativo per avvocati e altri professionisti

I temi del diritto e della giustizia nei grandi classici del teatro e della letteratura. È questa l’idea centrale che anima il progetto Law and Literature Training, un originale format registrato presso la SIAE, destinato alla formazione permanente degli avvocati ma anche di altri professionisti, che coniuga teatro e letteratura con temi giuridici, di filosofia del diritto, deontologia professionale, etica, psicologia, psicoanalisi, antropologia e storia.

Il progetto è ideato e curato dall’avvocato Vincenzo Giarmoleo, Premio della Cultura 2003 per il saggio “Attività commerciale ed enti non-profit” edito dalla CEDAM, Collana Enciclopedia.

“L’idea di questo format è nata dalla convinzione che la cultura debba essere il motore della crescita sociale” – spiega Giarmoleo – “ma affinchè ciò sia possibile occorre avere un’idea di conoscenza e di cultura non esclusiva e per pochi eletti, ma diffusa e a disposizione di tutti.

Nel teatro greco e in quello di Shakespeare trovano manifestazione e sviluppo drammaturgico idee e problemi con cui ancora oggi ci confrontiamo nella vita di ogni giorno: i conflitti generazionali, il rapporto tra stato e individuo, la coscienza e il suo manifestarsi spesso in opposizione al governo dello Stato, la condizione della donna, il rapporto con la religione e con la spiritualità, il rapporto con i defunti”.

L’Antigone, l’Edipo Re di Sofocle, l’Orestea di Eschilo – con il primo tribunale della storia, l’Areopago – il Mercante di Venezia, l’Amleto e il Re Lear di Shakespeare, il romanzo “La chiave a stella” di Primo Levi, sono le opere già portate in scena attraverso le performance di artisti professionisti: i musicisti Luca Marconato ed Eugenio Tassitano; Patrizia Schiavo, regista e attrice; Eugenio Marinelli, attore e doppiatore; Sarah Nicolucci, attrice e doppiatrice; Antonio De Stefano, attore.

“In Shakespeare troviamo uno stile più moderno” continua Giarmoleo, “ma pregno di contenuti classici, di personaggi conflittuali e di figure archetipiche. In queste immense opere dell’ingegno umano si indaga sul rapporto dell’uomo con le sue ombre più nascoste. Abbiamo cercato di rendere fruibili i temi sviluppati nel progetto, affinché siano di stimolo, ausilio e desiderio di re-interpretare il reale per rileggere i problemi della comunità attraverso lenti solide e sicure.

Perché ogni conflitto si manifesta e si ripete nel tempo ma occorre sempre individuare soluzioni e paradigmi nuovi, che siano al contempo metabolizzati dal corpo sociale e compatibili col nostro essere nel tempo in quanto radicati nell’humus della nostra civiltà”.

Numerose le istituzioni coinvolte dal 2015 sul territorio nazionale, tra cui gli Ordini degli Avvocati di Pavia, Padova, Verona, Rovigo, Reggio Emilia, Brescia, Latina, Benevento e Perugia, le Fondazioni forensi di Venezia, Torino, Bologna e Pescara e la Camera Penale di Reggio Calabria.

Per info sul progetto:  dirittoeletteratura.org@gmail.com

(Nella foto di copertina, gli attori Eugenio Marinelli e Patrizia Schiavo)

Stampa Articolo Stampa Articolo