Per non dimenticare. Martedì 8 marzo, nel giorno dedicato alle donne, un importante appuntamento fortemente voluto dall’ambasciatore afghano Khaled Ahmad Zekriya dal titolo “Paura della Speranza? Il futuro delle donne in Afghanistan”. Organizzato presso la sede dell’Ambasciata della R.I dell’Afghanistan a Roma (Via Nomentana, 120) l’incontro si svolge a partire dalle ore 18 e prende spunto dal libro “Exit Tragedy” di Maria Clara Mussa e Daniel Papagni che documenta con immagini, parole e testimonianze la precipitosa fuga delle forze degli Usa e della NATO abbandonando il Paese ai talebani.
Quale sarà il futuro delle donne Afghane ? Potranno proseguire la loro emancipazione o saranno destinate al più profondo Medioevo? Ne discutono insieme giornalisti, politici e persone che hanno vissuto l’esperienza sul fronte. A parlarne anche l’avvocato Myriam Caroleo Grimaldi, avvocato penalista da sempre impegnata nelle questioni di emancipazione femminile, grazie anche alle sue numerose pubblicazioni: citiamo “Centocoltellate” e “Es. L’amore Cannibale”.
“Come si afferma nel libro Exit Tragedy – afferma Caroleo Grimaldi – l’Afghanistan paga il pegno di una geografia che ne ha determinato la storia, la politica e la natura del popolo, trafitto dalle guerre civili” e aggiunge “ma le donne afgane non si fermeranno, evolveranno di nuovo, come la Sirene che nel XX secolo con Kafka sovvertirono il mito, per cui, quando l’uomo Ulisse vi passò accanto, esse rimasero mute, opponendo la provocazione del silenzio, la loro indifferenza”.
Tra i tanti presenti Giorgio Mulé, giornalista e senatore, Anna Cinzia Bonfrisco, senatrice, il Brigadiere Giuseppe Morabito e il Generale Giorgio Battisti impegnati da lungo tempo sulla questione e sul fronte afghano.
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