Roma. Grandi riaperture: il Museo delle Civiltà e il suo nuovo allestimento

il 26 ottobre, Inaugurano i nuovi percorsi di visita e i progetti di ricerca al Museo delle Civiltà di Roma, diretti da Andrea Viliani. oltre 2milioni di opere e documenti, plasmati su 80mila metri quadri di sale espositive e depositi, il Museo delle Civiltà conserva i più antichi reperti della museologia italian. E'non solo un museo di musei e sui musei, ma una vera e propria macchina del tempo. Un viaggio celebrativo intorno al mondo degli esseri umani, in tutte le loro molteplici forme di espressione e connessioni con le sfere animale, minerale e vegetale.Tutti i dettagli
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Preview: mercoledì 26 ottobre 2022
Sede: Palazzo delle Scienze, Palazzo delle Tradizioni Popolari
, Piazzale Guglielmo Marconi 14, Roma | T. +39 06549521
mu-civ@cultura.gov.it
IL MUSEO DELLE CIVILTÀ
Il 26 ottobre 2022 inaugura ufficialmente il nuovo percorso del Museo delle Civiltà di Roma diretto da Andrea Viliani: un museo dotato di autonomia speciale istituito nel 2016 accorpando le collezioni, le biblioteche e gli archivi di vari musei precedenti, e che dipende funzionalmente dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.
 
Con oltre 2.000.000 di opere e documenti, distribuiti su circa 80.000 metri quadri di sale espositive e depositi, il Museo delle Civiltà (termine non a caso declinato al plurale) è quindi non solo un museo di musei e sui musei, ma una vera e propria macchina del tempo – in cui sono conservati i più antichi reperti della museologia italiana – e il punto di partenza per un viaggio intorno al mondo, in cui celebrare la creatività degli esseri umani in tutte le loro molteplici forme di espressione e connessioni con le sfere animale, minerale e vegetale.

Se queste collezioni permettono di far coesistere spazi, tempi e tipologie di manufatti o reperti naturalistici così differenti fra loro, esse hanno nondimeno un ricorrente fondamento nella cultura positivista, evoluzionista e coloniale dell’Europa del XIX e XX secolo: questa origine storiografica richiede – nel villaggio globale e digitalizzato in cui conviviamo – l’adozione di metodi collettivi e partecipativi che rileggano la storia e l’ideologia, così come le metodologie di ricerca e pedagogiche che il museo ha ereditato e che è chiamato ad aggiornare e rielaborare.
Al racconto di questa ambivalenza – di un’identità da un lato potenzialmente immaginifica e dall’altro storicamente problematica – sono dedicati i nuovi allestimenti di entrambi gli ingressi del Museo delle Civiltà, al Palazzo delle Scienze al Palazzo delle Tradizioni Popolari, entrambi edificati per l’Esposizione Universale di Roma (EUR) del 1942, riconfigurati come un’introduzione all’esperienza di visita.

I PROGETTI DI RICERCA DEL MUSEO
Posizionandosi sia a livello territoriale che teorico, il Museo delle Civiltà sta provando a ripensare il ruolo dei musei etnografici e antropologici contemporanei, accogliendo in se stesso i profili di un centro di ricerca intersezionale e plurale e raccontando le sue collezioni nella loro complessità storica così come nella possibilità che esse ci offrono di generare insieme alternative contemporanee che siano socialmente responsabili quanto intimamente liberatorie.
 
Dal 26 ottobre il Museo delle Civiltà dà quindi avvio a nuovi percorsi di ricerca, archiviazione, catalogazione, digitalizzazione, comunicazione e disseminazione, per condividere con il pubblico e gli altri musei, nazionali e internazionali, nuove conoscenze, esperienze e narrazioni.
 
MAGGIORI INFORMAZIONI

Crediti:Panoramica dall’alto di Piazza Guglielmo Marconi (EUR, Roma) / Courtesy Museo delle Civiltà, Roma / photo ©Andrea Ricci
Palazzo delle Scienze, Mappa (dettaglio) di Elizabeth Povinelli / Courtesy Museo delle Civiltà, Roma / photo ©Margherita Villani
Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, I Gigli di Nola / Courtesy Museo delle Civiltà, Roma / photo ©Margherita Villan

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