Roma – Incastonata fra le suggestive mura del Cortile delle Fucilazioni, ai piedi della imponente mole adrianea, dopo anni di oblio, viene restituita al pubblico la settecentesca Cappella dei Condannati.
L’attuale ex luogo di preghiera era originariamente un portico adibito a magazzino di polvere da sparo, successivamente trasformato in cappella tra il Settecento e l’Ottocento e più volte rimaneggiato, con l’allestimento di elementi decorativi di spoglio. Agli inizi del Novecento, le originali cinque campate voltate a crociera furono ridotte a quattro per ricavarvi una sagrestia.
La volontà del direttore Margozzi di dotare, finalmente, il Museo di uno spazio polifunzionale per eventi, conferenze, video-proiezioni e didattica è stato accolto dagli architetti Federico Lardera ed Egidio Senatore di larder Arch studio con il progetto di rifunzionalizzazione, il cui concept trae la sua origine proprio dal commovente nome della ex Cappella, che rievoca il dramma dei condannati a morte imprigionati a Castel Sant’Angelo.
Il nuovo progetto è quindi la sintesi di tali antiche cupe atmosfere del Castello e di una serie di citazioni narrative ed artistiche legate al sito, che riemergono, in particolare, attraverso la potenza lirica della celeberrima opera “Tosca” di Giacomo Puccini, che proprio qui trova la sua più celebre aria “E lucevan le stelle” ed il suo tragico epilogo.
La precisa volontà di citare la “Tosca” si concretizza nella realizzazione del nuovo spazio immaginato come un “tecnologico teatrino”, evocato dai colori dominanti oro e rosso, su cui si stagliano degli inaspettati cilindri acustici, scenograficamente librati tra le campate della Cappella, a riecheggiare i ceri che un tempo accompagnavano le ultime preghiere dei condannati.
A rendere ancora più seducente e sorprendente lo spazio, nelle cinque arcate trovano posto delle grandi vetrofanie che citano le Carceri d’Invenzione di Piranesi, il grande incisore “ossessionato” dal fascino di Castel Sant’Angelo.
Il nuovo spazio, dotato delle più avanzate strumentazioni audio-video e di una nuova illuminazione architetturale, è stato inaugurato il 12 dicembre 2022 insieme alle Sale Farnesiane con la prima proiezione pubblica del film “I Misteri di Castel Sant’Angelo” dell’artista Marco Agostinelli.