Comitato 10 Febbraio: Garantire un’adeguata copertura mediatica al Giorno del Ricordo. Olmi scrive a presidenti Rai, Mediaset, La7, ai direttori telegiornali nazionali

''I media approfondiscano i tragici fatti nell’intero mese di febbraio, facendo parlare chi ancora può raccontare su questa pagina di storia per troppi anni cancellata dal silenzio". Silvano Olmi presidente nazionale del C10F ricorda, Norma Cossetto, uccisa la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 nella foiba di Villa Surani, tra le vittime dei terribili crimini degli infoibamenti, largamente ripetuti a partire dalla metà del '45

Roma, 29 gennaio 2023 – Il presidente nazionale del C10F Comitato 10 Febbraio, Silvano Olmi, ha
scritto, lo scorso 10 gennaio, una lettera indirizzata ai presidenti di
RAI, Mediaset e La7 e ai direttori dei Telegiornali nazionali, chiedendo
un’adeguata copertura mediatica in occasione del Giorno del Ricordo.
“Il 10 Febbraio si celebra il Giorno del Ricordo che, quest’anno assume
un’importanza particolare, in quanto ricorre l’80° anniversario
dell’inizio degli infoibamenti al confine orientale d’Italia.

Infatti, immediatamente dopo l’armistizio reso noto l’8 settembre 1943 – ricorda Olmi –
i partigiani comunisti slavi iniziarono a sequestrare, torturare e
gettare ancora vivi nelle foibe i nostri connazionali. Questa prima fase
terminò in ottobre e vi rimase vittima, tra gli altri, Norma Cossetto,
uccisa la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 nella foiba di Villa
Surani, e il cui cadavere fu riportato alla luce il 10 dicembre
successivo.
Un crimine terribile, quello degli infoibamenti, che venne ripetuto in
forma più ampia a partire dal maggio 1945 e al quale fece seguito il
dramma dell’esodo di 350mila italiani, costretti ad abbandonare le loro
case e a essere Esuli in Patria.

Nella mia lettera inviata ai presidenti di Rai, Mediaset e La7 e ai
direttori dei TG nazionali – sottolinea concludendo Silvano Olmi – ho chiesto che questi
tragici fatti siano adeguatamente ricordati nell’intero mese di
febbraio, con servizi e approfondimenti giornalistici, facendo parlare
chi ancora può raccontare poiché, per troppi anni, è calato un
vergognoso silenzio su questa pagina di storia nazionale.

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