La scuola italiana tra istruzione e merito in un nuovo processo culturale

La Scuola italiana riesce a produrre cultura oltre a sistematizzare la Istruzione? Istruzione e merito. Le due "formule" nell'ambito di una scuola che punta a recuperare la Tradizione restando sia nella modernità che nella contemporaneità. Linguaggi non divergenti, ma "diversivi"...Merito e istruzione non sono chiavi di lettura ma processi antropologici in società che passano da una transizione dell'oggi all'oggi in transizione...

Roma, 3 febbraio 2023 – Quali passaggi ha compiuto la scuola  in riferimento al legame tra istruzione e merito? Il loro rapporto – legame nasce dai processi culturali che nascono da eventi nazionali sul territorio, da attività territoriali esportabili e dalle unicità non omologabili o di giro. Con il concetto di merito la scuola deve produrre culture. Dico “produrre” e non soltanto partecipare. Il merito non si riferisce alla “valutazione” (soltanto o meramente) degli allievi (e in alcune circostanze dei docenti),  ma nello spronare la scuola ad essere al centro delle “produttività culturale. Riesce a produrre cultura oltre a sistematizzare la Istruzione? 

La scuola italiana ha saputo accogliere una tale sfida? Entro nel merito del concetto politico e fenomenologico che si è voluto dare legandolo alla Istruzione.
Istruzione e merito. Le due “formule” nell’ambito di una scuola che punta a recuperare la Tradizione restando sia nella modernità che nella contemporaneità. Linguaggi non divergenti, ma “diversivi” in una società che possa poter guardare alla transizione dei fenomeni nella visione di processi profondamente culturali. 

Il dato d’unione tra istruzione e merito è la proposta culturale, ovvero una caratterizzazione di una cultura non più post sessantotto ma post novantotto. 

La storia non può creare complicità o interpretazioni, ma fatti rappresentativi espressi dai documenti. Si istruisce con la cultura e il merito della cultura è nella certezza di una didattica che trova la sua metodologia appunto nei documenti. 

Bisogna sciare sugli schemi, ovvero sviare quelle certezze fatte nascere dalle ideologie che hanno e continuano a decifrare attraverso le interpretazione i dati della cronaca trasformatesi sia in storia che in storiografia. 

Quando si parla di merito si entra nelle conoscenze che si traggono dai fatti, sia in storia sia in letteratura e filosofia, che hanno la loro derivazione da una reale fenomenologia della storia. La storia non è maestra se la si fa nascere dalle ideologie. È storia se è dimostrabile, rappresentabile dichiaratamente, decifrabile. 

La scuola che riesce a legare istruzione e merito è, certamente, una scuola che sottolinea una forte lezione culturale e propone, sì posizione diverse sui fatti non certi, una lungimiranza formativa sulle nuove generazioni che saranno il futuro del presente e non la memoria del quotidiano. 

Merito e istruzione non sono chiavi di lettura ma processi antropologici in società che passano da una transizione dell’oggi all’oggi in transizione. Da questo “apparato” occorre partire per comprende il senso, il mezzo e l’obiettivo di un concetto e di un legame tra due parole. 

La scuola  riesce a confrontarsi con questi temi? I tempi potrebbero essere maturi. La scuola, tra istruzione e merito, comunque,   deve avviare un nuovo processo culturale che oggi manca. Merito è saper produrre,  specificare, proporre modelli culturali sul territorio in una visione articolata, ampia, e saper recepire istanze culturali da trasferire nella Istruzione. 

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