A Firenze, presso il “Gabinetto G.P. Vieusseux”, nella storica e prestigiosa Sala Ferri di Palazzo Strozzi, giovedì 9 febbraio si è tenuto il primo della serie di incontri “Dialoghi leopardiani, sulla soglia dell’infinito”, a cura di Gaspare Polizzi, dedicato ai libri più recenti di Franco D’Intino (Sapienza Università di Roma ‒ Laboratorio Leopardi): L’amore indicibile. Eros e morte sacrificale nei Canti di Leopardi (Marsilio 2021) e La caduta e il ritorno. Cinque movimenti dell’immaginario romantico leopardiano (Quodlibet 2019).
Sono intervenuti, ponendo domande all’autore, Olmo Calzolari (Università di Oxford) e Costanza Geddes da Filicaia (Università di Macerata). Con questo primo incontro riprende, dopo la pandemia, la consuetudine di intervistare con frequenza mensile alcuni tra i maggiori studiosi di Leopardi a partire dai loro studi più recenti, richiamando l’impegno di Maurizio Bossi, già Direttore del “Gabinetto G.P. Vieusseux”, per le “Occasioni leopardiane”, realizzate nel 2010/2011.
Nel primo semestre si dialogherà anche con Tatiana Crivelli e Patrizia Landi , con la partecipazione di Raoul Bruni (Università di Varsavia) e Valerio Camarotto (Sapienza Università di Roma e Laboratorio Leopardi); con Fabiana Cacciapuoti , con la partecipazione di Roberto Lauro (Pisa); con Gilberto Lonardi, con la partecipazione di Laura Barile (Università di Siena) e Novella Bellucci (Sapienza Università di Roma e Laboratorio Leopardi); con Laura Melosi, con la partecipazione di Giulia Corsalini (Università di Macerata); e si ricorderà Luigi Blasucci, e la sua edizione in due volumi dei Canti, con la partecipazione di Francesca Fedi e Nicola Feo (Università di Pisa).