Dublino, 14 marzo 2023 – Fu un monaco o un chierico che divenne Ambasciatore del Papa per l’Irlanda e la Bretagna? Gli storici ne discutono ancora. Ma se non fu un monaco, San Patrizio, la cui festa si celebra il 17 marzo, ebbe senz’altro parte nella riorganizzazione del monachesimo irlandese.
Dal VI al XIV secolo, i monaci irlandesi hanno segnato una tappa importante nella storia dell’umanità. La Grecia prima e l’Italia dopo produssero simili movimenti che contribuirono a dare un nuovo volto al mondo. Sono stati però gli irlandesi che hanno predicato giustizia, pace e solidarietà in un’Europa, devastata da decadenza di valori morali, caos sociale e orde di barbari, dopo il crollo dell’Impero Romano.
Essi hanno promosso la supremazia della persona umana, ricca di una sacralità intima, il mondo dei valori e la cultura per uscire dall’oscurantismo del Medio Evo, valori che l’Unione Europea cerca di illuminare nella rinascita post-pandemica e mentre guerre micidiali sconvolgono il mondo.
Il contributo religioso e culturale dato all’Italia e alle varie nazioni d’Europa in cui essi hanno lavorato, è incalcolabile, rendendo un grande servizio alla storia europea e al miglioramento della condizione umana. A loro dobbiamo il sorgere delle grandi Università di Oxford, La Sorbone di Parigi, Pavia, Praga, Vienna e Salisburgo.
Una nuova nazione
Dal 432 in poi S. Patrizio diede inizio alla sua missione di ristrutturazione della società irlandese. Mentre oggi aggressioni ingiustificate e ingiustificabili passano come operazioni militari, distruggendo un’intera nazione, forse varrebbe la pena riflettere sul come Patrick operò la sua impresa creativa di una nuova nazione.Quest’uomo trasformò gli irlandesi “da razza di crudeli conquistatori, le cui galere erano temute su tutte le coste della Bretagna e della Francia, in una razza entusiasta del lavoro missionario, dell’apprendimento del latino e della vita contemplativa”. La sua attività politica fu quella di parlare a Re e capi tribù e spiegar loro onestamente la sua missione. In questo modo egli conquistò la loro adesione al cristianesimo.
In quel tempo, la religione degli irlandesi era fondamentalmente passiva, basata su riti e contrariamente al cristianesimo non era una religione di conversione. Tatto e pazienza caratterizzarono il suo atteggiamento verso le cosiddette pratiche pagane dei Druidi.
Ciò rese la conversione dei membri delle comunità tribali solo una questione di tempo.
Allora clero, monaci e vescovi provenivano per la maggior parte dai ranghi dei Druidi. Egli non esitò a confrontarsi e accettare caratteristiche delle loro divinità nella nuova religione cristiana. Questo “contribuì a dare al cristianesimo irlandese un volto più umano di quello degli anglosassoni, ossessionati dall’idea del peccato”, come scrisse un cronista.
Così, i suoi seguaci cristiani furono un richiamo costante a tutti che il fulcro centrale di una vera società per strutturarsi genuinamente stava nella fedeltà, generosità e coraggio e non nelle armi di offesa o difesa. In questo modo, Patrick operò una vera rivoluzione senza persecuzione o spargimento di sangue, Secondo un osservatore anonimo: “Patrick divenne per la razza gaelica quel che Confucio fu per gli Orientali, Mosè per gli israeliti e Maometto per gli arabi”.
Questa la versione personale di Patrick nell’affrontare il problema della coesione sociale di una struttura comunitaria, che lui basò su quanto aveva appreso a Nantes, Lerins e Auxere in connubio con l’esperienza vissuta nel mondo celtico-pagano dell’Irlanda.
Il suo lavoro portò grandi frutti, tanto da essere acclamato come il Santo Protettore dell’Irlanda.
Ricordiamo anche che St. Patrick, con l’aiuto di tre Re, tre Vescovi e tre Giudici raccolse e codificò il sistema legale che trovò in Irlanda. Egli inserì le nuove leggi in una collezione chiamata “Seanchas Mór”. Il cambiamento più radicale operato da lui fu sostituire un “Eric” per la legge del Taglione – “Lex Talionis” –. Mentre la vecchia legge permetteva il principio di giustizia retributiva “ochhio per occhio e dente per dente”, Patrick rimpiazzò questo codice inumano con un “Eric” o una multa. Quindi, invece del codice di vendetta fisica che la vecchia legge permetteva, Patrick introdusse un’opera di carità al suo posto. Da non dimenticare che ciò accadeva nel V secolo.
Dove è nato S. Patrizio? In Scozia, in Galles, in Francia?
La Scozia ancora oggi crede che S. Patrizio possa esser nato nel suo territorio, a Kilpatrick, nel Dunbartonshire, adagiato sull’estuario del fiume Clyde. La rocca vulcanica di Dumbarton, tra Dunbritton e Glasgow, punto di riferimento per gli abitanti di Glasgow come lo fu per i romani che costruirono la “Muraglia Antoniana” nelle ultime decadi del IV secolo, è connessa direttamente a S. Patrizio.
Il padre di Patrick, Calpurnius, fu un “decurione” o un magistrato municipale di Nemthur, ora identificata con Dumbarton dove possedeva una “Villula”. Calpurnius pagava i salari agli uomini e ai soldati addetti a costruire la “Muraglia Antoniana”.
Nel “Biographical Dictionary of Eminent Scotsmen” si legge: “Il famoso Apostolo dell’Irlanda nacque vicino alla città di Dumbarton, nella Scozia occidentale, verso il 372 dell’era cristiana”.
Scott A. Boyd (1926) è della stessa opinione, anche se altri eminenti studiosi come Frédèric Kurzawa, la pensano diversamente.
Per queste ragioni l’effige del Santo appare nella bandiera ufficiale e nello stemma del Consiglio del Dunbartonshire.
Situato nella parte Nord del fiume Clyde, Dumbarton, “Fort of the Britons” in Gaelico, figura eminentemente nella storia della nazione. Nel Medio Evo fu la capitale del Regno di Strathclyde dove lavorarono centinaia di irlandesi. Porto commerciale importante per secoli, Dumbarton divenne famoso per i suoi cantieri navali. La Cutty Sark, costruita nei suoi carenaggi, salpò dalla Scozia.
Oggi il Principe Harry e la moglie Meghan sono il Conte e la Contessa di Dumbarton.
Comunque varie altre località hanno la pretesa di essere il luogo natale di S. Patrizio, come Banwell – in Latin Bannavem Taburniae – un villagio dell’Inghilterra sud occidentale, in Somerset -. Nella “Confessione” di St. Patrick si legge che il suo luogo di nascita è Britannia; Ravenglass in Cumbria, oggi parte del Parco Nazionale del Comberland, una volta base navale importante dei Romani, chiamata Glannoventa, è un’altra.
Sarebbe stato mentre Patrick pescava nel vicino fiume Clyde che corsari lo rapirono e vendettero come schiavo al re irlandese Niall of the Seven Hostages, che lo cedette a Muirche, re del Dál Riada. Aveva 16 anni. Durante sei lunghi anni di prigionia, Patrick si misurò con lingua gaelica e mitologia celtica, maturando la sua conversione al cristianesimo. Fuggito dalla custodia di Muirche, si diede alla vita consacrata, divenendo diacono nel 407. Recatosi in Gallia, S. Germano d’Auxerre lo consacrò Vescovo nel 420. Poi iniziò ad evangelizzare la Britannia e l’Irlanda, affidatagli da Papa Celestino I.
Tale opera avvenne in vicinanza di pozzi di S. Patrizio.
Ne ricordiamo uno sito a Clonmel, nella Contea irlandese di Tipperary. Con l’avvento della cristianità in Irlanda, questi luoghi pagani subirono una metamorfosi. Vennero cristianizzati, divenendo fonti di guarigione spirituale e fisica oltre che di rigenerazione cristiana con l’uso delle loro acque pure.
Ora Clonmel è gemellata con Gangi (Palermo) e Costa Masnaga (Lecco), Eysines (France), Trofaiach (Austria), Reading (England) e Peoria in Illinois.
Ogni anno cittadini delle suddette località si riuniscono al Pozzo di S. Patrizio non solo per rinnovare i loro legami d’amicizia ma anche nella speranza di una nuova rinascita in spirito e umana solidarietà. Secondo tradizione, St. Patrick rimase nelle sue vicinanze due anni, durante i quali promosse una nuova cultura d’amore e giustizia, convertendo molti alla fede cristiana.
Oggi una Croce celtica ricorda al mondo che quello fu uno dei primi luoghi cristiani irlandesi del V secolo a convertirsi.
St. Payrck day
St. Patrick viene celebrato da tutta la comunità irlandese del mondo il 17 marzo, data della sua morte nel 465. Diffuse nel tempo dall’Irlanda al resto del mondo, le festività propongono sfilate, banchetti con balli tradizionali irlandesi.
Il mondo si colora di verde nel giorno di San Patrizio, dagli abiti, i monumenti piu iconici dall’Empire State Building, all’Opera di Sydney ai fiumi.
La parata più rinomata al mondo per il St. Patrick day si svolge a New York City. La comunità irlandese celebra il patrono d’Irlanda dal 1762. Una gradiosa sfilata si snoda per Fifth Avenue raggiungendo la Cattedrale di San Patrizio.
Anche a Cichago, una parata di tre ore impazza per le strade della metropoli dell’Illinois, costeggiando il fiume tinto di verde per i festeggiamenti di St. Patrick, celebrato anche a Boston e a Montreal in Canada.
L’Irlanda celebra il santo patrono particolarmente a Dublino. Nella capitale si alternano concerti, incontri culturali, spettacoli delle tradizioni popolari irlandesi e momenti conviviali.
Enzo.farinella@gmail.com