Lo scrittore Pierfranco Bruni, candidato al Nobel per la Letteratura 2023, già direttore archeologo – antropologo Mibact, vice presidente del Sindacato Liberi Scrittori, presidente del Centro Studi Francesco Grisi, sarà il protagonista dell’incontro “L’Italiano di Manzoni e l’avventura dei Promessi Sposi” che si terrà a Tirana, in Albania, il 25 marzo 2023 alle ore 9:30.
La Lectio Magistralis del professor Pierfranco Bruni, che rientra nell’ambito delle Celebrazioni manzoniane a 150 anni della morte, porrà in essere il problema della lingua che assume in Alessandro Manzoni una valenza politica e unificante a partire dalle diverse versioni dei “Promessi Sposi”. Edizioni che acquisiscono una contestualizzazione storica in riferimento a un linguaggio ufficiale mutuato da letture anche di ordine dialettale.
“Manzoni è forse il primo scrittore moderno risorgimentale che puntualizza la Tradizione come identità dentro la religiosità popolare e tra il Cristianesimo dell’Antico Testamento e la cattolicità paolina. Questo nell’Opera dei “Promessi”, ma al romanzo Manzoni giunge con gli “Inni” e, appunto, attraverso i personaggi che raccontano il destino del tragico in uno scavo in cui la storia sembra superata dal racconto. Una catarsi e un riferimento oltre la Ragione sulla quale la temperia manzoniana viveva ed egli stesso aveva ben osservato nella stagione pre conversione“. Così il professor Pierfranco Bruni, spiegando il “Progetto Manzoni 150″, a lafrecciaweb.it e paeseitaliapress.it.
Perché un progetto scientifico su Alessandro Manzoni?
Perché, oltre a dare un segnale preciso dell’importanza della classicità e della visione identitaria nella cultura italiana ed europea, è un preciso modello di partecipazione alle dialettiche di come si fa scuola tra istruzione, didattica e letteratura nelle problematiche culturali del nostro tempo – sottolinea ancora Pierfranco Bruni, aggiungendo – Manzoni è tradizione nello studio delle lingue, ma è anche un attraversamento in un confronto diretto tra scientificità, dal punto di vista universitario, e metodologia didattica come ben hanno compreso gli Istituti scolastici e culturali del tarantino, di Cosenza, di Gubbio, di Perugia, di Milano, Luino, di Termoli e Molise, dell’Abruzzo, della Lombardia, della Sicilia e gli esperti delle università e studiosi del Salento, di Milano, di Firenze, di Catania, di Palermo, di Macerata, di Basilicata, del Lazio, di Puglia, di Perugia, di Pescara, di Torino ed altri in corso di collaborazione”.
A Tirana il prossimo 25 marzo, il professor Bruni si soffermerà inoltre sulla importanza di Dante per Alessandro Manzoni e come “lo sciacquare i panni in Arno” costituisca più che una metafora.
L’evento, che si aprirà con i saluti del professor Genci Mosho (Dirigente Scolastico Shkolla 9 – Vjecare Bajram Curri) verrà presentato dalla professoressa Maria Teresa Alfonso (Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Casalini” di San Marzano di San Giuseppe – Ta).