“Picasso Metamorfico” dal 28 giugno al 05 novembre 2023 è la mostra con la quale la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma celebra il grande artista del ‘900, Pablo Picasso, nell’anno che segna il cinquantenario della sua scomparsa e il settantesimo anniversario dalla sua esibizione monumentale del 1953. La mostra a cura di Fernando Castro Flórez espone una selezione di 300 opere tra disegni e incisioni provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga. La mostra è stata realizzata interamente con il Museo Casa Natal Picasso di Malaga.
Sono partner istituzionali l’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Accademia di Spagna a Roma e l’Ente Spagnolo del Turismo a Roma.
Questo evento culturale assume una notevole importanza non solo dal punto di vista artistico, ma anche simbolico, considerando la consistenza del prestito di opere dalla Spagna, permettendo al pubblico italiano di ammirare le opere del maestro in questo evento di risonanza internazionale. Imprescindibile un focus sulla mostra che la Galleria Nazionale dedicò all’artista nel 1953, attraverso un percorso con materiali d’archivio dell’epoca.
Cristiana Collu, Direttrice della Galleria, presenta la mostra dicendo: “La metafora della metamorfosi è un concetto complesso e potente per rappresentare i processi di trasformazione e crescita. Nello specifico, si riferisce a una trasformazione fisica, visibile e tangibile, di un processo circolare di continua rinascita e reinvenzione. Questa dinamica si riflette perfettamente nei processi creativi di Picasso, un esempio emblematico. Con la sua curiosità insaziabile e la sua visione inclusiva, ha non solo inventato e reinventato linguaggi, ma anche sé stesso, rimanendo sempre riconoscibile nelle sue sperimentazioni ed interpretazioni del suo stile unico”.
La mostra espone un considerevole numero di opere composte in diversi periodi della sua attività, dal 1905 al 1972, offre una rassegna completa della produzione picassiana e permette di riscoprire opere dal carattere interessante. «Picasso continua a sedimentare le sue passioni nelle sue opere, evitando il destino fatale di Frenhofer, (personaggio di un racconto di Balzac da lui illustrato). Ogni tratto dei suoi dipinti, ogni linea delle sue incisioni, è eseguito con determinazione e urgenza, in una lotta appassionata con il destino fatale, aggrappandosi a una carne che, per Picasso, non è mai stata “triste”. Picasso è un artista metamorfico che ha saputo modulare le sue “ossessioni”, cercando, per usare il titolo della sua opera, di prendere il desiderio per la coda», commenta il curatore della mostra Fernando Castro Flórez.
L’esposizione è un viaggio che procede tra vari linguaggi e stili che permette al visitatore di assaporare l’essenza del maestro in tutta la sua originalità.