Dal 23 giugno 2023 al 29 ottobre 2023 al Palazzo del Quirinale in Roma sarà possibile ammirare le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni in Toscana. La mostra “Gli Dèi ritornano. I Bronzi di San Casciano” presenta un allestimento curato dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna e da Jacopo Tabolli, Professore dell’Università per Stranieri di Siena. L’esposizione è un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi.
La mostra presenta l’Etruria dall’età del bronzo fino all’età imperiale attraverso manufatti in bronzo, oltre venti statue e statuette, migliaia di monete in bronzo e ex-voto anatomici. Tutto racconta la vita di questo popolo, dai culti ai riti ospitati in luoghi sacri, dove l’acqua termale era usata anche a scopi terapeutici. Infatti, proprio l’acqua calda ha permesso l’eccezionale stato di conservazione delle statue e delle iscrizioni riportate su di esse in etrusco e in latino, raccontando delle divinità invocate nei santuari termali.
I bronzi emersi dalle acque fangose del Bagno Grande, nonché i numerosi ex voto e altri oggetti, sono testimonianza che il Santuario Ritrovato era luogo di incontro tra la civiltà romana e quella etrusca, unite dalle acque terapeutiche di questo luogo in Toscana. San Casciano era un luogo di cura e benessere sia per il fisico che per la mente.
L’esposizione è stata inaugurata il 23 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, del Presidente della regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di San Casciano Agnese Carletti. “E’ un’emozione straordinaria vedere esposti per la prima volta al pubblico in una sede così prestigiosa questi ritrovamenti che costituiscono una delle più sensazionali scoperte archeologiche recenti. Questi bronzi parlano della Toscana e dei toscani e ci rivelano tratti inediti della nostra storia e della nostra cultura”, ha commentato il presidente della regione Giani. E il Ministro della Cultura Sangiuliano ha chiosato “La terra e l’acqua ci hanno restituito queste testimonianze di culto che mostrano le nostre più antiche radici”.