Dal 13 luglio 2023 al 10 settembre 2023 presso il Museo Carlo Bilotti (Aranciera di Villa Borghese) in Roma, apre al pubblico “Ritratte. Donne di Arte e di Scienza”.
L’esposizione è una mostra fotografica dedicata ai volti femminili italiani che si sono distinti nell’ambito delle scienze e dei beni culturali.
La mostra è curata e realizzata dalla Fondazione Bracco in collaborazione con Arthemisia e promossa dall’Assessorato alla cultura di Roma Capitale e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
I volti femminili sono stati ripresi dagli scatti del fotografo Gerald Bruneau, 40 donne che hanno raggiunto posizioni apicali nei loro settori. La mostra presenta le donne e le loro storie, storie vere, di forza e determinazione oltre che di competenza, e oltre i pregiudizi. Il titolo della mostra è programmatico, un tempo, prima della scoperta della fotografia a essere ritratti erano i membri di famiglie nobili, e i potenti. Le donne ritratte erano solamente quelle appartenenti alla nobiltà. Oggi il titolo dell’esposizione rimanda alle donne come vere e proprie protagoniste della loro storia e della storia nazionale.
“Al centro della mostra Ritratte lo spettatore può osservare le vaste competenze, il merito, le qualità intrinseche o acquisite che hanno portato queste donne a rivestire ruoli di primo piano, nell’arte e nella scienza” sottolinea il Presidente di Fondazione Bracco, Diana Bracco. “Nel percorso fotografico le protagoniste, che di norma vivono spazi di lavoro appartati, che siano musei o laboratori, sono finalmente oggetto di attenzione collettiva, sono riconosciute nel loro ruolo. Questo è il movimento necessario che siamo tutti invitati a compiere: riconoscere le competenze, renderle visibili. Da tempo con Fondazione Bracco, attraverso il progetto #100esperte e molte iniziative formative dedicate all’empowerment femminile, facciamo proprio questo: valorizziamo il merito e incoraggiamo nuove vocazioni, leve essenziali per sostenere le aspirazioni di bambine e ragazze, e per raggiungere una presenza paritaria di donne e uomini nelle posizioni apicali.”
La mostra propone due percorsi espositivi, ma complementari, da un lato donne alla guida di istituzioni culturali italiane, dall’altro donne scienziate del nostro Paese. Entrambe figure che rafforzano le capacità femminili contro gli stereotipi di genere.