Si è concluso con le piazze gremite, le prime senza più transenne da dopo il Covid, e tantissimi giovani da tutta Italia il Festivalfilosofia che si è svolto da venerdi a domenica scorsa a Modena, Carpi e Sassuolo. L’appuntamento per il prossimo anno sarà con la parola ‘psichè’: un termine tutto greco per dire anima, ma anche respiro, soffio vitale e tutto quello che su questa parola il pensiero filosofico ha elaborato.
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nella conferenza stampa di chiusura ha detto: “Abbiamo aperto il Festival augurandoci che ascolto e dialogo ci avrebbero cambiato, dandoci curiosità e voglia di apprendere, capacità di capire i cambiamenti e usare meglio quello straordinario dono che è la parola”. Era proprio questo il termine dell’edizione appena conclusa che ha mostrato il volto anche più tecnico e accademico della filosofia, ma anche una riflessione che ha coinvolto in pieno il mondo dei media e il giornalismo. E ancora i temi di genere, le istanze dell’inclusività, i diritti e le ferite, quelle delle parole che portano trauma di cui ha parlato Massimo Recalcati.
Le parole del consenso, al centro della lezione di Michela Marzano, o la morte di alcune parole legate alla tradizione, di cui ha parlato Umberto Galimberti.
Massimo Cacciari, in un vivace dialogo con Natalino Irti, è tornato sulla parola della legge e quella dello spirito di giustizia coinvolgendo il pubblico di piazza Grande in un vivace dibattito.
Tante le manifestazioni artistiche che hanno accompagnato la tre giorni.
Il direttore scientifico Daniele Francesconi ha tracciato la strada della prossima edizione: l’anima tra individualismo spinto e la ricerca di salvezza. Anche a questo del resto serve la filosofia: a porre le questioni che la velocità della tecnica, che sia nella politica, nel sociale o nello sviluppo delle macchine e del digitale, non ha tempo ne competenza di mettere sotto la lente. E anche se di anima ormai parlano i guru, gli psicologi, i trainer della mente, i medici… le piazze del prossimo anno parleranno di anima con la filosofia, che per questo è nata secoli fa.