Ferrara – Roberto Pazzi torna con “Itaca”, la sua scuola di scrittura creativa, che quest’anno sarà ospitata a Palazzo dei Diamanti.
Dal 2 al 13 ottobre, tutti i giorni dalle 17.30 alle 19 – escluso sabato e domenica – le lezioni si svolgeranno in Sala Rossetti (Corso Ercole d’Este, Ferrara). “Itaca” è la scuola permanente di scrittura creativa, fondata a Ferrara da Roberto Pazzi, poeta, narratore e giornalista tradotto in ventisei lingue, con più di trenta pubblicazioni fra sillogi e romanzi, è considerato uno dei più originali e visionari scrittori italiani.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte. «Un corso di scrittura creativa a Ferrara condotto da Roberto Pazzi è sempre un evento, oltre a essere un’occasione da non perdere – dice l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli -.
La nuova edizione di “Itaca” si inserisce nella cornice di Palazzo dei Diamanti. Saranno dieci appuntamenti straordinari: vere e proprie lezioni di letteratura e poesia in cui il poeta e grande scrittore suggerirà i segreti di un romanziere quale lui è, e sono certo riuscirà a far scattare in più di qualcuno dei partecipanti lo stimolo di confrontarsi con la scrittura, di sviluppare tematiche, acquisire tecniche, e soprattutto sviluppare uno stile personale.
Ma ci sarà anche l’occasione di ripassare il proprio gusto letterario, attraverso le autorevoli lezioni di un grande autore della nostra città. In un momento storico dove lo scenario generale tende a relegare la cultura come bene superfluo, diventa fondamentale affidarsi e farsi guidare nei temi cruciali e prendere ispirazione dai grandi. Roberto Pazzi è uno di quelli». «”Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici, una volta che lo hai inventato non puoi fare di meglio”. Così scolpiva l’assoluta insostituibilità dello strumento principe della scrittura Umberto Eco nel suo saggio Non sperate di liberarvi dei libri – ricorda Roberto Pazzi –.
A sostegno di tale strumento non fa male ogni tanto ripassare le ragioni della pura reinvenzione letteraria, lontana sia dal microautobiografismo vizio della narrativa italiana povera di immaginazione, sia dal giornalismo, che spesso invade il campo della scrittura godendo del vantaggio della strillata attualità, sia dalla moda del poliziesco. I modelli restano. I romanzi di Buzzati e Calvino, ma anche l’elegia proustiana della memoria del nostro Bassani».
Già collaboratore del “Corriere della sera” e di “The New York Times”, Roberto Pazzi oggi è opinionista di “QN”. Ha insegnato nella scuola e nell’università, a Ferrara e Urbino. Fra i titoli di poesia, nella sua opera si ricordano Calma di vento (1987, Premio Montale), Felicità di perdersi (2013, premio Lerici Pea), Un giorno senza sera (2020, premio Rhegium Julii). Fra i suoi romanzi di maggior successo si ritrovano numerosi titoli, tra cui Cercando l’Imperatore (1985, premio Selezione Campiello), La principessa e il drago (1986, finalista premio Strega), Vangelo di Giuda (1989, superpremio Grinzane Cavour), La stanza sull’acqua (1991, premio Castiglioncello), La città volante (1999, finalista premio Strega), Conclave (2001, superpremio Flaiano), L’ombra del padre (2005, premio Procida Elsa Morante), Mi spiacerà morire per non vederti più (2010), Verso Sant’Elena (2019) e Hotel Padreterno (2021). Per informazioni: diamanti@comune.fe.it.