“Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco’, dalla frase tratta da un telegramma di Gabriele d’Annunzio a Luisa Baccara, il Vittoriale degli Italiani il 9 marzo inaugura il centenario della morte di Eleonora Duse (Vigevano 1858 – Pittsburgh 1924).
“La frase solenne che dà il titolo alla manifestazione è giustificata dall’enorme mole di lavoro che ha impegnato l’inverno del Vittoriale”. Così il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri.
Sarà una imponente manifestazione per omaggiare vita e carriera di Eleonora Duse una delle attrici più performanti di tutti i tempi, nella cornice del tormentato rapporto sentimentale con Gabriele d’Annunzio.
Dal Vittoriale si apriranno dunque le commemorazioni con il Comune di Asolo, Pierfranco Bruni, membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni della scomparsa della Duse e Carlo Mangolini, direttore ATCG del Teatro Stabile del Veneto.
Gli eventi inaugurali del 9 marzo 2024
Gli spazi restaurati e riqualificati del Vittoriale: la libreria al retro della Prioria, la Torre degli Archivi, il Cortile degli Schiavoni, il Portico del Parente: un cantiere sempre aperto con l’obiettivo di restituirlo al pubblico così come d’Annunzio lo aveva desiderato.
La stagione primaverile rappresenta lo scenario per l’apertura anche di due nuove mostre: una con opere della prima fase artistica di Umberto Boccioni, mai esposte prima al pubblico, e l’altra con una selezione di opere del pittore viareggino Alfredo Catarsini.
Non mancherà un percorso espositivo con alcuni oggetti appartenuti ad Eleonora Duse.
“Il Gran Fuoco risplenderà su un omaggio a Eleonora Duse, nel centenario della sua scomparsa – sottolinea Guerri concludendo – È solo l’inizio di un anno che, evento dopo evento, vogliamo trionfale”
……..
Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua eretto tra il 1921 e il 1938 a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda. Committente del complesso fu il poeta e romanziere Gabriele d’Annunzio, che vi è sepolto e che ne affidò il progetto all’architetto Giancarlo Maroni in modo che il luogo rappresentasse la memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale. Spesso con Vittoriale ci si riferisce alla sola abitazione di d’Annunzio, situata all’interno del complesso, che invece è la parte denominata Prioria