Roma, maggio 2024 – Nuovo appuntamento in arrivo per la rassegna Libri al Museo, l’iniziativa promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali che ospita in varie sedi museali la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali. Giovedì 9 maggio alle ore 17.00, nella Sala Tenerani del Museo di Roma a Palazzo Braschi (Piazza di San Pantaleo, 10), si terrà la presentazione dei primi tre volumi della collana Geografie artistiche (Silvana Editoriale, 2023), curati da Giovanna Capitelli, Stefano Cracolici e Carla Mazzarelli. Questi i titoli dei tre volumi che verranno presentati: La famiglia nella pittura italiana dell’Ottocento. Ritratto di gruppo e scena di genere di Ilenia Falbo; De la madera al mármol. Arte religioso en Chile, siglos XVIII y XIX di Fernando Guzmán; La fucina di Andrea Cefaly (1827-1907). Un crocevia di artisti tra Napoli, Firenze e Parigi di Maria Saveria Ruga.
Nel corso dell’incontro interverranno Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), Amaya Alzaga Ruiz (Uned, Madrid), Matteo Lafranconi (Scuderie del Quirinale) e Roberto Rusconi (già Università Roma Tre). Saranno presenti gli autori e i curatori.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Geografie artistiche è una collana di studi storico-artistici e letterari che si interroga in modo critico su come le arti e le lettere siano plasmate dai paesaggi fisici e culturali e come tali paesaggi siano influenzati dalle pratiche artistiche e letterarie. La collana accoglie contributi di vario genere che indagano la distribuzione geografica delle fonti e degli oggetti d’arte e architettura, la mobilità degli artisti e delle opere, le reti della committenza e del mercato, le modalità di trasmissione degli stili, tecniche e materiali, la circolazione di temi e modelli, i registri di comunicazione tra artisti e letterati, secondo prospettive sensibili agli studi sull’ambiente, ai dibattiti sul patrimonio culturale, ai temi della geografia umana. Attraverso una pluralità di voci, metodi e linguaggi, la collana si immerge con rigore storico e filologico nelle geografie mobili delle arti per indagare più da vicino la vita dei luoghi culturali, in cui gli spazi della sociabilità si intrecciano e si aprono a ricezioni cosmopolite, oltre i confini delle retoriche identitarie nazionali e le dicotomie tra pubblico e privato, centro e periferia, dimensione locale e dimensione globale del fare artistico e letterario. Geografie artistiche si pone come un nuovo crocevia fra diverse discipline che desiderano approfondire la comprensione di tali rapporti, aprendo a nuove narrative storiografiche e nuove opportunità di collaborazione e riflessione critica.
INFO
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
060608 (attivo tutti i giorni ore 9-19)