La Gioconda di Leonardo da Vinci: un nuovo studio identificherebbe i luoghi ritratti nel dipinto

La geologa e storica dell’arte Ann Pizzorusso ha ipotizzato che Leonardo da Vinci abbia utilizzato il paesaggio tra il Lago di Como e Lecco come sfondo del suo celebre dipinto

Ann Pizzorusso, studiosa che vive tra America e Italia, attraverso degli studi da lei condotti, ha ipotizzato che lo sfondo paesaggistico dell’opera di Leonardo Da Vinci, La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, realizzata tra il 1503 e il 1506 e oggi conservata presso il Museo del Louvre di Parigi, sia un luogo tra il Lago di Garlate, a sud di quello di Como e il ponte di Azzone Visconti vicino Lecco.

La geologa ha svolto in passato altre ricerche sulle opere di Leonardo, scrivendo sull’argomento numerosi libri. In questi giorni espone le sue idee in un convegno e la notizia è stata ripresa e riportata dai principali quotidiani internazionali come il New York Times e il The Guardian.

Spiega la studiosa – “Ponti ad arco di quel tipo sono presenti in tutta Italia e in gran parte d’Europa, molti di essi si somigliano. Era impossibile identificare il punto esatto del quadro basandosi soltanto sul ponte. Bisognava prestare attenzione anche alla geologia.” Leonardo, oltre a essere un artista era anche scienziato, e utilizzò un colore molto preciso, tra il bianco e il grigio, per dipingere le rocce alle spalle della Monna Lisa. Continua la Pizzorusso- “Ogni roccia che appare nei suoi quadri è una copia fedele di ciò che ha visto in natura. Tutte le prove portano a identificare questo punto del lago con quello ritratto nella Gioconda. Sappiamo dai suoi taccuini che Leonardo trascorse molto tempo nell’area di Lecco. Ogni dettaglio coincide.” 

Ciò smentisce le diverse ipotesi portate avanti fino a oggi che proponevano l’appartenenza di quel paesaggio a Bobbio, piccolo comune in provincia Piacenza, proposto nel 2011 da alcuni ricercatori per la presenza di un ponte e strade simili a quelle visibili nel dipinto. Poi più recente, precisamente del 2023, la teoria secondo la quale Leonardo avesse dipinto il ponte Romito in provincia di Arezzo.

L’ipotesi di Ann Pizzorusso è stata appoggiata da diversi esperti. Michael Daley, direttore dell’associazione ArtWatch UK, ha sottolineato il metodo scientifico della studiosa, basato oltre che su conoscenze tecniche della geologia, anche su quelle storiche.

Jacques Franck, ex consulente per il Louvre, sostiene la correttezza di quanto sostenuto dalla Pizzorusso, data la sua preparazione e conoscenza della struttura geologica del territorio italiano e dei luoghi visitati da Leonardo.

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