Il 26 giugno 2024 è stato firmato un accordo di “Partenariato Speciale Pubblico-Privato” tra il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Siracusa (ex Provincia), dott. Mario La Rocca, e il Presidente della Cooperativa “Badia Lost & Found” di Lentini, dott. Giorgio Franco. Si tratta del primo accordo di questo tipo in Sicilia.
L’Oggetto del Partenariato
L’oggetto del partenariato è la gestione e la valorizzazione dell’ex Convento dei Padri Dominicani di Lentini, noto anche come “Ex Caserma dei Carabinieri”, a seguito del suo ultimo utilizzo prima dell’abbandono. L’immobile, costruito nel 1480, si affaccia sulla piazza principale di Lentini, con un secondo prospetto su Via Arrigo Testa, conosciuta dai locali come “a calata dei carabinieri”.
Originariamente annesso alla Chiesa di San Domenico, il convento passò alla Provincia di Siracusa nel 1866 dopo la soppressione degli ordini religiosi. Successivamente, venne adibito a caserma dei carabinieri fino al suo abbandono nel 1990, a seguito del terremoto di dicembre di quell’anno. Da allora, l’edificio è rimasto in uno stato di abbandono e degrado.
Il Processo di Partenariato
Lo strumento di legge che il Libero Consorzio Comunale di Siracusa sta utilizzando è quello del “Partenariato Speciale Pubblico-Privato” previsto dalla Legge 50 del 2016 che prescrive le modalità con le quali gli enti pubblici possono avvalersi di soggetti privati per il recupero e la gestione di beni che altrimenti rimarrebbero inutilizzati e nel degrado. Ed è questo, appunto, il caso dell’immobile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di Lentini.
Sono tanti gli esempi virtuosi di applicazione dello strumento del Partenariato che dal 2016 si sono sviluppati in Italia e in Sicilia. Quello di Lentini, però, è il primo esempio di un Partenariato stipulato tra un ente provinciale e un privato.
Il partner privato del quale si avvarrà l’ex Provincia di Siracusa è la Cooperativa Badia Lost & Found di Lentini dalla quale il 24 Marzo 2023 partì la proposta di Partenariato finalizzata, appunto, al recupero, alla gestione e alla valorizzazione dell’ex Caserma.
In data 28 Giugno 2023 il Commissario Straordinario dell’epoca, il dott. Domenico Percolla, deliberò l’interesse dell’Ente provinciale per la Proposta presentata dalla Cooperativa, affidando l’esecuzione di tutti gli adempimenti al Capo del Settore Cultura, dott.ssa Calore, e al Capo del Settore Patrimonio, ing. Trigilio.
Pertanto il 7 Luglio 2023 l’Ente provinciale, come previsto dalla normativa, ha pubblicato un Avviso pubblico nel quale informava della Proposta pervenuta alla ex Provincia e invitava gli interessati a presentare proposte alternative o integrative entro trenta giorni.
Non essendo pervenute proposte alternative, il 10 Ottobre 2023 è iniziata la fase negoziale tra l’Ente provinciale e la Cooperativa Badia Lost & Found che si è conclusa il 29 Gennaio 2024. Quindi, svolte le ultime formalità burocratiche, lo scorso 26 Giugno 2024 si è arrivati alla firma dell’accordo di “Partenariato Speciale Pubblico-Privato”.
La Cooperativa Badia Lost & Found
La Cooperativa Badia Lost&Found nasce nel 2016 come gruppo informale di giovani professionalizzati nella rigenerazione urbana e nella gestione di beni storici e culturali. All’epoca – e nasce da qui la loro denominazione – l’obiettivo era quello di restituire ai cittadini e ai visitatori i “bagagli culturali” col tempo dispersi dello storico quartiere Badia di Lentini, utilizzando l’arte contemporanea come strumento per recuperare e rinnovare memorie e tradizioni del quartiere altrimenti condannato allo spopolamento, all’abbandono e al degrado.
Così nasce l’idea del PUA, il Parco Urbano d’Arte, che con le sue decine di opere d’arte murarie realizzate da artisti di valore nazionale e internazionale (a oggi ben 46 opere) si snoda tra le vie del quartiere Badia. Il PUA è oggi uno dei più importanti ed estesi parchi d’arte siciliani ed è stato già visitato da migliaia di turisti, scolaresche e cittadini.
Ben presto uno storico complesso immobiliare del quartiere, il Palazzo Beneventano, diventa il quartier generale della Cooperativa che lo riporta agli antichi fasti con una manutenzione puntuale e accurata e con una programmazione culturale e di eventi nazionali e internazionali che portano nel Palazzo decine di migliaia di visitatori.
Il team pensa così di rendere più “strutturata” la propria attività nel quartiere e nel Palazzo costituendosi in società cooperativa che, infatti, viene costituita il 10 Giugno 2020 (in piena pandemia), tenuta a battesimo dal Notaio Andrea Bartoli, il patron della Farm Cultural Park di Favara che è l’antesignana dei casi di rigenerazione urbana in Italia. La Cooperativa aderisce da subito alla Lega della Cooperative entrando così nei più importanti circuiti nazionali della cooperazione culturale.
Nel frattempo le attività di rigenerazione urbana svolte dalla Cooperativa a Lentini diventano casi di studio per tante Università italiane e straniere, e persino per il Senato della Repubblica in fase di progettazione del Pnrr giovani, nonché spunti per la collaborazione con diverse Fondazioni e Associazioni nazionali.
Volendo, inoltre, regolarizzare la propria posizione all’interno di Palazzo Beneventano, nell’estate del 2020 la Cooperativa propone al Comune di Lentini (titolare dell’immobile) un accordo di “Partenariato Speciale Pubblico-Privato” per la gestione e la valorizzazione del Palazzo.
Il Comune manifesta il proprio interesse per la proposta e avvia le procedure previste dalla Legge 50 del 2016. Gli adempimenti che portano all’accordo finale vengono però interrotti e poi annullati dalla nuova Giunta Municipale eletta nel frattempo nel 2021, e alla Cooperativa viene anzi chiesto di lasciare il Palazzo. I giovani cooperatori capiscono così che una fase si è interrotta e che bisogna trovare nuove strade.
«Sono state settimane e mesi molto duri e difficili – ci confida il Presidente della Cooperativa, Giorgio Franco – ma poi sull’iniziale scoraggiamento è prevalsa la forza di volontà di continuare le nostre attività. In questo delicato passaggio è stato fondamentale l’aiuto e la vicinanza della “Lega delle Cooperative” e, innanzitutto, del suo Presidente Regionale Filippo Parrino».
«Abbiamo subito capito – ci dice la vice Presidente della Cooperativa, Cristina Pulvirenti – che dovevamo, da un lato guardare oltre la nostra Città mettendo la nostra esperienza al servizio anche di altri comuni siciliani, e dall’altro individuare un nuovo immobile di valore storico nel quale sviluppare il progetto culturale interrotto a Palazzo Beneventano».
E così è stato. Mentre è continuata l’attività nel “Parco Urbano d’Arte” di Lentini e mentre venivano attivati progetti in tanti Comuni della Sicilia Orientale (Melilli, Acireale, Mazzarrone, Licodia Eubea, Monterosso Almo, e altri ancora) i giovani cooperatori hanno individuato la location ideale per le proprie attività lentinesi proprio nell’antico e prestigioso Convento dei Padri Dominicani (poi Caserma dei Carabinieri) situato nella piazza principale di Lentini. Hanno avviato le procedure del Partenariato con il Libero Consorzio Comunale di Siracusa e sono riusciti a raggiungere l’Accordo con la ex Provincia.
«Nell’Ente provinciale abbiamo trovato subito orecchie attente e competenti che hanno compreso il valore e l’importanza della nostra idea progettuale su un bene altrimenti condannato all’oblio e alla definitiva distruzione»
Il Progetto “Caserma Creativa”
Il nuovo progetto, denominato “Caserma Creativa”, prevede il recupero strutturale dell’ex Convento dei Padri Dominicani e la sua trasformazione in un polo culturale di rilevanza siciliana e internazionale. Il presidente della cooperativa, Giorgio Franco, ha dichiarato: «Sarà una struttura gestita dalla nostra cooperativa, ma costantemente aperta alla comunità, un faro di creatività e innovazione». La vice presidente, Cristina Pulvirenti, ha aggiunto: «Nelle prossime settimane presenteremo ufficialmente alla città il nostro progetto, che mira a far rinascere un importante patrimonio storico e culturale attraverso l’arte e la creatività».
Il progetto “Caserma Creativa” sottolinea sia l’uso passato dell’immobile come caserma, sia la sua futura destinazione come centro culturale innovativo. Esso prevede il recupero strutturale dell’immobile, attualmente in pessime condizioni, e la sua gestione e valorizzazione per farlo diventare un importante polo culturale, aperto alla città e al suo comprensorio.