Il Metropolitan Museum of Art di New York ospiterà dal 13 ottobre al 26 gennaio 2025 la mostra “Siena: The Rise of Painting, 1300-1350” per celebrare 50 anni della storia artistica italiana, in cui Siena fu il centro di innovazione e cambiamento nell’evoluzione della pratica artistica e pittorica.
L’esposizione è curata da Stephan Wolohojian, Laura Llewellyn e Caroline Campbell in collaborazione con Joanna Cannon (professoressa al Courtauld Institute of Art). La mostra è stata finanziata da Laura e John Arnold, da una donazione in memoria di Regina Jaglom Wachter, dalla Richard and Natalie Jacoff Foundation, Inc., da Trevor e Alexis Traina e dalla Malcolm Hewitt Wiener Foundation.
“Siena fu un epicentro di innovazione e ambizione artistica nel XIV e XV Secolo,” spiega il direttore del Met Max Hollein, “Il suo impatto sullo sviluppo dell’arte europea e sullo sviluppo della pittura non può essere sottovalutato. Questa mostra monumentale riunirà il più importante gruppo di primi dipinti senesi mai riunito fuori Siena, offrendo l’opportunità irripetibile di esplorare l’influenza di questo straordinario centro artistico”. “Sebbene Firenze sia spesso posizionata al centro del Rinascimento, questa esposizione offre una nuova prospettiva sull’importanza di Siena, dalla profonda influenza di Duccio di Buoninsegna su una nuova generazione di pittori allo sviluppo di pale d’altare narrative e alla diffusione di stili artistici oltre l’Italia”, continua Hollein.
Dall’ America la mostra si sposterà successivamente in Europa, in particolare alla National Gallery di Londra dall’8 marzo al 22 giugno 2025, e proprio dalla città inglese provengono numerose opere esposte a New York. Oltre le opere londinesi saranno esposti prestiti di altre realtà, per un totale di circa 100 capolavori, tra dipinti, sculture, tessuti e oggetti in metallo. Tra questi, da ricordare la Madonna Stoclet di Duccio, l’Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti, la predella della Maestà di Duccio e il Polittico Orsini di Simone Martini.
Stephan Wolohojian, responsabile dei Dipinti europei del Met, spiega: “Il peculiare linguaggio artistico di Duccio, dei fratelli Lorenzetti, di Simone Martini e dei loro contemporanei ha ribaltato completamente il corso della pittura europea. Prendendo in esame l’audace lavoro di questi artisti senesi riusciamo a tracciare la germinazione di molte delle idee basilari di artisti che hanno operato in Italia nei secoli successivi”.