Banksy continua ad animare il dibattito internazionale non solo sul piano artistico. Apparse nelle utime ore a Londra, su una roccia a Kew Bridge il murale della capra in bilico e due elefanti che si sfiorano con le proboscidi, opera del 6 agosto nella zona chic a Chelsea. A queste si aggiungono tre scimpanzé che volteggiano su un ponte della ferrovia di Brick Lane, nella zona est di Londra.
“Proprio a Brick Lane – commenta – Stefano Antonelli, tra i maggiori studiosi dell’artista misterioso, autore con Gianluca Marziani di una biografia dello street artist e curatore di diverse sue mostre in Italia.
“A Brik Lane il pub Dragoon Bar era il punto di incontro di molti artisti”. Ricorda Antonelli. “Insieme con i topi – osserva l’esperto – gli scimpanzé sono una figura tipica e totemica di Banksy. Sono rari gli artisti che rendono protagonisti gli animali. ‘Ridi adesso, un giorno saremo noi a comandare’ secondo il cartello di una delle sue famose scimmie”
Lo stesso artista ha diffuso ufficialmente le immagini degli ultimi murales sui propri canali social e sul sito personale banksy.co.uk.
La scelta delle location dove improvvisamente appaiono le opere dello Street-Artist più famoso al mondo, non è certamente casuale. Privilegiati i contesti urbani periferici ed eleganti al pari dei maggiori complessi museali come ad esempio il Moma di New York, dove anni fa sono apparse appese alle pareti alcune opere di Banksy, malgrado la sorveglianza della istituzione culturale. I quartieri patinati delle città stridono con il filo concettuale provocatorio e simbolico delle sue opere, metafora della tutela dell’ambiente e delle controverse dinamiche che attraversano gli aspetti umani e politico-sociali della nostra contemporaneità.
“Il Safari di Banksy“, cosi sono state definiti i tre nuovi murali di Londra e Chelsea dagli estimatori dell’artista probabilmente inglese. Sembrerebbe ci sia un ritorno stilistico e di materiali usati al passato da parte di Banksy.
La monocromia, in questo caso il nero usato per dipingere gli elefanti sul muro dello stabile, rappresenta la caratterizzazione della produzione artististica all’esordio dello Street-Art, negli anni duemila.
Non sono escluse altre sorprese nel corso di questa stagione estiva. La possibilità di scoprire nuovi “allestimenti” artistici, sarebbe l’ipotesi avanzata da Stefano Antonelli. Definendo “opera a puntate” le recentissime realizzazioni dell’artista, scandite da una cadenza periodica, una sorta di romanzo d’appendice. Antonelli a commento delle ultime performance dello Street-Art, prevederebbe altri eventi d’arte sui muri degli edifici dei quartieri londinesi.