PESCARA – Il reliquario recante l’immagine del Volto Santo, visibile da entrambe i lati, che sarà prossimamente intronizzato nella Cattedrale di San Francisco negli Stati Uniti, è stato al centro di un solenne rituale svoltosi il 13 settembre 2024 presso la Basilica del Volto Santo a Manoppello. Nel corso della celebrazione, presieduta da p. Antonio Gentili, rettore del Santuario, insieme a p. Carmine Cucinelli, al diacono Christopher Sandoval della cattedrale di San Francisco, a don Bonifacio (Ted) Lopez (Diocesi di Roma), a Don Arturo Alcantara Arcos, a p. Anatoliy Grytskiv, espressione della Chiesa Ortodossa Abruzzese-Molisana, insieme ad altri sacerdoti, è stato benedetto il nuovo reliquario, realizzato dallo storico laboratorio palermitano diretto dall’orafo Antonino Amato, rappresentato dalla figlia Angela con il marito Alessandro Staiano, pure orafi. L’ostensorio d’argento, con alcune pietre preziose e con la cornice intorno all’immagine bagnata in oro 24 carati, è ispirato al reliquario originale, rispetto al quale reca richiami simbolici religiosi propri della metropoli californiana, in particolare con la presenza dello stemma dell’arcidiocesi, i medaglioni di san Patrizio e san Giuseppe, oltre alla statuetta di san Francesco, patrono della città californiana.
All’inizio della celebrazione, p. Antonio Gentili, con un atto fortemente simbolico, davanti ai numerosi presenti, ha posto a contatto il reliquario con il Volto Santo, come per stabilirne la continuità. Nel corso dell’omelia, preceduta dalla lettura del Vangelo di Giovanni (cap. 20), che richiama i teli funerari e il sudario presenti nella tomba di Cristo, p. Antonio ha salutato la delegazione proveniente da San Francisco, sottolineando il collegamento della città al poverello d’Assisi e a Manoppello, ricordando che è francescano il Santuario del Volto Santo. Ha inoltre fatto presente che il reliquario destinato alla metropoli americana non è un semplice oggetto, essendo la Veronica (vera-icona) il messaggio della resurrezione di Cristo.
Nel corso della celebrazione è intervenuto il diacono Cristopher Sandoval ringraziando il rettore del Santuario, al quale ha donato una medaglia commemorativa della visita di Giovanni Paolo II alla Cattedrale di San Francisco il 17 settembre 1987. Ha ringraziato anche suor Blandina Pascalis Schlömer, suor Petra-Maria Steiner, la signora Augustine Phan, i Knights of Saint Francis. Un ringraziamento particolare, al quale si è unito p. Antonio, è stato rivolto ad Angelo Rytz che ha svolto un’eccellente opera di collegamento organizzativo tra San Francisco, Manoppello e il laboratorio di oreficeria siciliano. Un impegno generoso manifestato in memoria della moglie Agatha, originaria di Hong Kong e devotissima del Volto Santo. Tante le persone presenti al rito, tra cui molti pellegrini provenienti dall’estero, che hanno partecipato con emozione e sorpresa all’evento, intervallato da diversi applausi.
Nel corso dell’agape fraterna seguita presso la Casa del Pellegrino, p. Carmine è stato sollecitato a ricordare la missione americana del 2014, dove per la prima volta ha potuto parlare di Volto Santo nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco. P. Carmine ha fatto presente che in quell’anno era stato previsto un programma, proposto dalla indimenticabile Daisy Neves, grande sostenitrice del Volto Santo, per due tappe negli Stati Uniti, a Las Vegas e a Bellevue, insieme ad un più ampio itinerario nelle Filippine. In quel periodo, ricorda p. Carmine, allora rettore del Santuario, giunse pellegrina a Manoppello la signora Augustine Phan, americana di origini vietnamite, la quale appresa la notizia di un imminente viaggio negli USA, chiese che anche San Francisco potesse essere inserita nel programma. P. Carmine favorì i contatti con Daisy Neves e il prof. Ray Frost di San Francisco, che già da anni curava un blog dedicato al Volto Santo. Così vennero organizzate due conferenze, una nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco e un’altra nella vicina Palo Alto (Silicon Valley).
Nel gennaio 2019 giunse a Manoppello l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Joseph Cordileone, partecipando al rito di Omnis Terra, insieme al cardinale Gerhard Ludwig Müller e all’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. P. Carmine ricorda come l’arcivescovo Cordileone, discendente di emigrati italiani, fu molto colpito dall’incontro con il Volto Santo, chiedendo di pregare e meditare in solitudine davanti alla sacra immagine, una volta chiusa la chiesa. L’arcivescovo in quell’occasione disse: “Incoraggio tutti coloro che professano la fede in Gesù Cristo e l’amore per Lui a coltivare la devozione a questa santa Immagine che ci ha lasciato in dono, immagine del primo istante della Resurrezione”.
P. Carmine ha concluso affermando: “tale reliquiario ora è qui. Possa attrarre l’attenzione di tante persone e suscitare più fede, più devozione, maggiore desiderio di unione con Gesù. Il Signore conceda benedizioni e grazie in abbondanza a voi e alle vostre famiglie”. Ricordiamo che nella diocesi di San Francisco una copia del Volto Santo è stata intronizzata nella chiesa di St. Francis of Assisi in East Palo Alto l’11 novembre 2017.
Anche don Bonifacio (Ted) Lopez, che accompagnò p. Carmine nella seconda missione internazionale del Volto Santo, con la sua consueta simpatia, è intervenuto per ricordare alcune intronizzazioni operate negli anni successivi in Canada, nelle Filippine, dove recentemente ha partecipato alla intronizzazione del Volto Santo nella chiesa Our Mother of Perpetual Help di Bacoor City, alla presenza del cardinale Luis Antonio Tagle.
Il 5 agosto dello scorso anno si è tenuta a San Francisco, nella cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, una conferenza con la partecipazione di suor Petra-Maria Steiner, studiosa del Volto Santo, dello stesso diacono Christoph Sandoval e del prof. Ray Frost. Alla conferenza parteciparono alcune centinaia di persone, provenienti da tutta l’area della Baia di San Francisco, che conta oltre sette milioni di abitanti. In quell’occasione, l’arcivescovo espresse l’auspicio di avere anche a San Francisco una copia del Volto Santo da venerare e portare in processione. Da qui la mobilitazione dei devoti, a partire dalla signora Augustine Phan. La stessa ci tiene a precisare, alla presenza del diacono Sandoval, che la donazione ha carattere anonimo, come confermato da una targhetta posta alla base del reliquario. Oggi questo desiderio si è concretizzato. Il reliquario sarà donato all’arcivescovo il giorno 4 ottobre, in coincidenza con la festa di San Francesco. Il diacono Sandoval, pellegrino a Manoppello nel 2006, è apparso entusiasta, affermando anche che intende favorire la costituzione di una Associazione che promuova la conoscenza e la devozione del Volto Santo in California.
All’evento ha partecipato una rappresentanza dei Knights of St. Francis di San Francisco, organizzazione di volontariato che assiste poveri e senza fissa dimora della metropoli californiana, che è nota per aver realizzato la cosiddetta Porziuncola Nuova, che riproduce quella di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Un’opera notevole, realizzata grazie ad artisti e artigiani provenienti dall’Umbria, come gran parte dei materiali. Presente tra loro la fondatrice Angela Alioto, personaggio molto conosciuto, discendente di emigrati siciliani, figlia di Joe Alioto, sindaco di San Francisco dal 1968 al 1976. La Alioto, che ha parlato di una “cerimonia incredibile”, mi ha detto che aveva sentito da tempo parlare del Volto Santo, ma che solo da un anno la sua conoscenza si era fatta più approfondita. Con la Alioto, già presidente del Consiglio Comunale di San Francisco, ho scambiato alcune considerazioni sull’influenza che gli italiani emigrati hanno esercitato nella diffusione del cristianesimo negli USA e nella stessa San Francisco. La Alioto ha ricordato che in un passato non molto lontano la comunità italiana rappresentava il 30% della popolazione della città.
Presenti all’evento alcuni appartenenti alla base della Marina Militare degli Stati Uniti di stanza a Napoli, comprese l’organista e due cantanti, accompagnati da don Arturo Alcantara Arcos, sacerdote spagnolo di origini messicane, che collabora con il cappellano militare della base. Don Arturo è anche autore di un saggio dal titolo “San Junipero Serra, apostolo del Messico”, un’occasione per ricordare come anche San Francisco prenda nome da una missione francescana spagnola, sorta nel 1776, con la supervisione di p. Junipero Serra, quando la California era ancora appartenente al Messico, diffondendo il cristianesimo in quei territori. P. Junipero Serra, proclamato santo nel 2015, promosse la realizzazione di numerose missioni, tra cui quella di San Juan di Capistrano, ispirata al santo abruzzese.
Il crescente fenomeno delle intronizzazioni del Volto Santo, che trova il suo momento di origine nella chiesa del Purgatorio di Ruvo di Puglia (Bari), quando nel 1979 i devoti della città pugliese intesero così ricordare p. Domenico da Cese, a distanza di pochi mesi dalla sua morte, oggi è diffuso in varie città del mondo, con modalità diverse, dalle più semplici riproduzioni, su stoffa, su vetro o plexiglass, oggi qualitativamente possibili, in base ai grandi progressi della fotografia digitale, alle più artistiche e preziose. Peraltro, non sempre queste iniziative sono note al Santuario. Si può senz’altro sostenere come il percorso seguito per il reliquario da destinare alla cattedrale di San Francisco sia esemplare, certamente lungo e non facile, ma oggettivamente solenne, spiritualmente partecipato e condiviso tra la comunità religiosa di San Francisco e il Santuario del Volto Santo, finanche nella realizzazione dello stesso reliquario, coerente con la secolare tradizione orafa italiana. Un’intronizzazione che non mancherà di provocare effetti positivi, a partire dall’imminente Giubileo 2025.