di PIERFRANCO BRUNI
Viaggiando viaggiando sono arrivato, dopo Venezia, Ferrara, Roma, a Napoli. Città araba e mediterranea nel profondo oltre via Medina. La cultura popolare è dentro i tre ceti: nobiltà, aristocrazia e borghesia. Ciò che la caratterizza e la rende empatica è la lingua che si trasforma in linguaggio.
Un dato che Boccaccio aveva sottolineato e che il Gabriele nazionale aveva ben compreso insieme alla Divina in casa Matilde.
Ma c’è un altro personaggio che nell’età della rivoluzione, ma anche prima, aveva recuperato. Mi riferisco a Giacomo Casanova.
Il mio Giacomino che mi ha fatto capire, nella mia età adolescenziale e giovanile, cosa si intende per seduzione. La seduzione è un’estetica non del reale bensì del vero.
A Napoli Giacomo è colto dal fascino delle donne. Mediterranee. Era stato in Calabria e dopo qualche giorno lascia Martirano, dove vi era giunto per restare a servizio del clero ad alte sfere, e fa tappa proprio a Napoli. Poi vi ritornerà con un’altra età e un altro sguardo. Stregato da Napoli come molti di noi. Come me.
Diventa una geografia dell’anima. Certamente è altra città rispetto a Venezia. L’Adriatico entra nel Mediterraneo. Perché dico questo? Ancora domande.
Dunque.
Sono arrivato a Napoli. Mi sono intrappolato tra le strade piccole e corsi lunghi e piazze immense. Girovagando con l’auto per raggiungere Palazzo Reale ho prrcorso un tratto di via piuttosto ampio. Era via Giacomo Casanova. Ma non è possibile, mi sono detto. Sto scrivendo sul mio Giacomino e dove vado a finire?
A via Casanova. Non è assolutamente un caso, soprattutto per me che non ho mai creduto al caso. Io lo credevo un veneziano che non poteva concedersi ad altre città e invece Napoli gli dedica un quasi corso ed io mi ci trovo in mezzo. Ciò, mi sono detto, che è necessario continuare a scrivere sul mio Giacomino.
Ho ripreso allora le pagine che avevo abbozzato e ho annotato altri appunti. Tutto nasce per destino e il mosaico si arricchisce tasselli dopo tasselli. Allora ho lasciato ciò che stavo leggendo e scrivendo e ho recuperato i libri casanoviani già letti e riletti e di cui avevo dimenticato anche le sottolineature.
La vita è un circostanziata da miti leggende archetipi che fanno della vita stessa un destino. A Napoli. Mi sono fermato lungo il tratto di strada e l’ho osservata prolungatamente. Via Giacomo Casanova. L’ho fotografata.
Ed eccomi qui tra un tempo passato e un presente già consumato. Viaggiando viaggiando sono giunto a via Giacomo Casanova a Napoli per destino. Anche la letteratura è tale. Perché? Perché è parte integrante della vita. Per me sicuramente.
Il resto non conta. La letteratura è una vita profonda che scava in quel centro in cui la seduzione è Bellezza. Se non fosse così neppure Giacomino avrebbe capito che l’estasi è una estetica che portiamo nell’anima.
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria e vive tra Roma e la Puglia. Scrittore, poeta, italianista e critico letterario, già direttore archeologo presso il Ministero della Cultura. Esperto di Letteratura dei Mediterranei, vive la letteratura come modello di antropologia religiosa. Ha pubblicato diversi testi sulla cristianità in letteratura. Il suo stile analitico gli permette di fornire visioni sempre inedite su tematiche letterarie, filosofiche e metafisiche. Si è dedicato al legame tra letteratura e favola, letteratura e mondo sciamanico, linguaggi e alchimia. Ha pubblicato oltre 120 libri, tra poesia saggistica e narrativa. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Quest’anno con decreto del Ministero della Cultura Mic , è stato nominato Presidente della Commissione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro 2024“.
Recente è inoltre l’incarico assegnato sempre dal Mic di Componente della Giunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse (21 aprile 1914 – 21 aprile 2024) direttore scientifico nazionale del Progetto Undulna Duse 100 e del Progetto nazionale Manlio Sgalambro a 100 anni dalla nascita. Entrambi indetti dal Ministero della Cultura (MiC)
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