Alla Libreria Militare di Milano,la presentazione della nuova monografia di Roberto Sciarrone con la prefazione di Antonello Folco Biagini, prof. Emerito Sapienza Università di Roma, e la postfazione di Fabio L. Grassi, prof. Associato Sapienza Università di Roma, edito da Nuova Cultura. Il volume fa seguito ad una precedente pubblicazione, “L’impero ottomano e la grande guerra. Il carteggio dell’addetto militare italiano a Costantinopoli (1914-1915)”. In dialogo con l’autore, Domenico Interdonato, giornalista e scrittore, presidente di Unione Cattolica Stampa Italiana Ucsi Sicilia, militare di carriera con missioni internazionali. “Questa sera parliamo di un Paese con una grande storia, che è la Turchia, – così ha esordito – e l’autore Roberto Sciarrone, da ricercatore, ha raccontato i primi cento anni della repubblica, ma abbiamo un trascorso ancora più importante, perché la repubblica turca nasce dall’Impero Ottomano, che si estendeva dai Balcani, scendeva giù in Grecia, si allungava verso la Siria, l’Egitto e finiva alle Colonne d’Ercole. La Turchia è importante, – ha continuato – perché è l’unico Paese islamico che fa parte della NATO, ed ha l’esercito più numeroso. Ultimato questo percorso dell’Impero Ottomano, inizia il periodo con Atatürk il padre di questa grande repubblica. È una nazione giovane in tutti sensi. Io credo che questo interessante lavoro per gli appassionati deve essere una chicca, che sta bene nelle loro librerie e mi sento di fare i complimenti”.
L’autore, rivolgendosi agli ospiti intervenuti in libreria e a quelli in diretta Facebook: “Questo libro è il secondo che parla della Turchia ed è uscito ad ottobre del 2023, in occasione dei cento anni dalla fondazione della Repubblica. Un periodo come potete immaginare molto complesso. Alla fine della Grande Guerra dal 1918 al 1923 la Turchia è frammentata da un punto di vista politico, l’Impero ottomano si disgrega perché una parte vuole aderire alle idee occidentali, l’altra parte, Mustafa Kemal, poi Atatürk, “padre della patria”, vorrebbe invece una Turchia forte, libera dalle potenze europee. È un processo lungo, ci saranno tanti trattati che verranno revisionati, arriveremo a Losanna nel 1923 qui si chiarirà che tutta una serie di territori ambiti da Stati come la Francia, la Gran Bretagna e anche l‘Italia, dovevano essere turchi. Mustafa Kemal riesce ad imporsi in quel momento di trattative importanti e quindi nasce la Repubblica di Turchia, che nei suoi intenti è laica, è una repubblica che va a diluire quelle che erano le forti connotazioni religiose musulmane e si avvicina a quelli che erano i riferimenti europei dell’epoca, degli anni venti del Novecento; egli cerca di democraticizzare un po’ il Paese. Noi però dobbiamo fare un piccolo passo indietro, perché così mi è stato chiesto. Quindi io parto dalla fine dell’impero, perché si è sgretolato questo impero, ma parlando di oggi. L’impero Ottomano in realtà non ha mai cessato di esistere. Voi sapete sicuramente che ci sono turchi in nord Africa, nel Corno d’Africa, nella Penisola arabica, nelle ex repubbliche sovietiche, fino ad arrivare alla Siberia, alla Mongolia, al mare che costeggia il Giappone e la parte est dell’Asia. Quindi i turchi sono ovunque e rappresentano un elemento identitario importante, che di fatto non hanno mai fatto cessare questo impero”. Sciarrone continua illustrando la visione di Erdogan oggi. “La sua visione – spiega l’autore – è una visione “panturanica”, prima c’era la politica del “panislamismo”, ovvero Erdogan da quando è salito al potere ha cercato in tutti i modi di mettere l’elemento religioso prima di tutto, per lui il paese doveva identificarsi nella religione islamica”. E ancora, secondo l’Autore “da abile stratega” egli sposta il punto di vista politico dal panislamismo, l’elemento fondante l’Islam, al panturanesimo: Non c’è più l’ossessione religiosa, si parla di etnia, allora i giovani hanno ricominciato a votare Erdogan. Questo è stato il cambio di politica interna che poi si riversa naturalmente in quella politica internazionale; lo vediamo tutti i giorni.
Il mio primo libro parla dell’impegno della Turchia nella Prima Guerra Mondiale, estratto dall’addetto militare in servizio all’ambasciata italiana a Costantinopoli.
Poi l’autore si sofferma sulla prima Guerra Mondale, che ci racconta di un Impero Ottomano alla fine della sua storia. Le potenze europee requisiscono tutto il debito ottomano e se lo spartiscono.
La Turchia oggi rappresenta un asset nella regione di grande importanza, ha accresciuto la sua industria bellica negli ultimi vent’anni, ha superato l’export rispetto all’import nelle armi, oggi è in grado di avere delle armi importanti e tecnologicamente avanzate.
Domenico Interdonato, da giornalista e militare di carriera con missioni internazionali, oltre aver fornito molti spunti di riflessione, ha posto l’accento sul fatto che in questo momento la Turchia soffre, perché l’attuale governo ha ristretto al limite la libertà di stampa, che quasi non esiste e questo è un dolore enorme per un giornalista, per un occidentale. La Turchia è un paese in estrema difficoltà economica, con un’inflazione pazzesca, non sono permesse neanche le foto, sono molto più rigidi rispetto al passato.
La storiografia italiana negli ultimi cinquant’anni ha parlato poco dei rapporti tra l’Italia e Impero ottomano, rapporti che affondano le radici a mille anni fa. Fernand Braudel ci racconta nel suo Mediterraneo, noi abbiamo sempre avuto rapporti con tutti i Paesi, che affacciano in primis quelli che stavano nell’Impero ottomano, un rapporto sinergico ed è un peccato che negli ultimi cinquant’ anni non ne abbiamo mai parlato. Insomma, un piacevole pomeriggio con interventi interessanti da parte degli ospiti presenti in libreria e anche dei followers online della Libreria, che hanno voluto interagire con l’autore. La Libreria Militare, infatti, nata con l’intento di contribuire alla divulgazione della cultura della storia militare, è la prima libreria in Italia dedicata esclusivamente a questo tema, si pone inoltre l’obiettivo di raggiungere i propri clienti non solo nell’area di Milano, ma online riesce a soddisfarne le esigenze sull’intero territorio nazionale ed all’estero.