Gemma Bellincioni e Eleonora Duse: due Dive che hanno precorso il loro tempo. Conferenza a Monza

L'incontro riscopre approfondendo, il contributo artistico di due donne straordinarie, capaci di innovare permeando indelebilmente il panorama culturale italiano e internazionale.  Con Pierfranco Bruni Il 24 novembre, alla Sala Maddalena a Monza

Il Comitato per le celebrazioni del centenario di Eleonora Duse  guidato dal Professore
Pierfranco Bruni * parteciperà alla conferenza Gemma Bellincioni e Eleonora Duse: due Dive che
hanno precorso il loro tempo.


L’evento, che si terrà il 24 novembre, presso la Sala Maddalena, in Via S. Maddalena 7, Monza
organizzato da Comune di Monza, La Casa della Poesia di Monza e l’Associazione Culturale
Mnemosyne.
Introdurrà Ettore Radice, Presidente dell’Associazione Mnemosyne.

La conferenza si concentrerà sulle figure di due grandi artiste italiane, Gemma Bellincioni edleonora Duse, pionieristiche nel loro approccio e fondamentali nella storia del teatro e della
musica italiana. L’incontro, quindi, rappresenta un’occasione unica per riscoprire e approfondire il
contributo artistico di queste due donne straordinarie, capaci di innovare e di lasciare un’impronta
indelebile nel panorama culturale italiano e internazionale.

Programma
Eleonora Duse e l’innovazione culturale nel teatro italiano a cento anni dalla scomparsa
Presentazione del volume Eleonora Duse. Come l’onda sulla Duna, la Divina che divenne fuoco.  A
cento anni dalla sua scomparsa, Solfanelli Editore. Proiezione di Cenere, unico film interpretato da Duse, tratto dall’omonimo romanzo del 1904 di Grazia Deledda.
Relatori:
Pierfranco Bruni: Presidente della Commissione per la capitale italiana della cultura 2024 e
Segretario comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse, MIC.
Maria Pia Pagani: Università degli Studi di Napoli Federico II, ricercatrice in Discipline
dello Spettacolo.
Franca De Santis: saggista, curatrice del Progetto UNDULNA Duse 100.
Giovanna Pezzillo: saggista e cultrice della Letteratura del Novecento.

Il belcanto nel Verismo di Gemma Bellincioni
Una lezione sul metodo di canto, con il metodo, scritto dalla stessa Bellincioni, l’ascolto di
registrazioni d’epoca provenienti dal Fondo Benedetti di Belcanto Italiano e proiezione di un
frammento del film Cavalleria Rusticana del 1916, diretto da Ugo Falena.
Relatori:
 Astrea Amaduzzi: soprano e Maestra internazionale di Canto lirico dell’Accademia
Nazionale del Belcanto italiano (sede di Ravenna).
 Mattia Peli: pianista e preparatore vocale, esperto di storia della vocalità nel canto lirico.
Jacopa Casara: ricercatrice e autrice di Gemma Bellincioni dalla Scena allo Schermo.

Per maggiori informazioni: gemma.bellincioni160@libero.it

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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