Guercino in mostra a Roma

Le Scuderie del Quirinale ospiteranno la mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma”, dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025

“Guercino. L’era Ludovisi a Roma” è la mostra curata da Raffaella Morselli e Caterina Volpi (Sapienza, Università di Roma) e organizzata dalle Scuderie del Quirinale in collaborazione con il Museo Nazionale Romano, le Gallerie degli Uffizi e i Musei Capitolini. L’esposizione presenta 122 opere, provenienti da 68 tra musei e collezioni nazionali e internazionali, e ricostruisce la scena culturale e politica romana dell’epoca, in particolare il rapporto tra arte e potere.

“Guercino. L’era Ludovisi a Roma, la mostra-evento organizzata a Roma, nel suggestivo allestimento delle Scuderie del Quirinale, è una impresa della cultura italiana che non può che rallegrarci, innanzi tutto come cittadini. L’esposizione di importanti dipinti del grande maestro del “barocco romano” è certamente anche un motivo di vanto per chi l’ha reso possibile, il Ministero della Cultura in collaborazione con Ales, e le curatrici Raffaella Morselli e Caterina Volpi. Questo volume dà forma testuale e illustrata a una teoria di capolavori che Guercino realizzò durante il suo soggiorno romano in quella che è considerata la stagione della sua maturità artistica” afferma Alessandro Giuli, Ministro della Cultura.

L’arte del Seicento è la vera protagonista della mostra insieme alla figura di Giovanni Francesco Barbieri, noto come Guercino, e la dinastia Ludovisi, con il cardinale Ludovico e del suo influente zio Alessandro Ludovisi, Papa Gregorio XV; l’esposizione racconta il ruolo della famiglia Ludovisi a Roma, come centro di diffusione dell’arte del Seicento e dei suoi protagonisti, tra cui spicca la figura del Guercino.

La curatrice della mostra, Raffaella Morselli, spiega Guercino elaborò uno stile coraggioso ed espressivo. Di forte impatto fisico e sentimentale a cui aggiunse quella gentilezza, di chi è abituato a vivere in campagna e quella teatralità di matrice ferrarese che conquistò il pubblico romano ancor prima del suo arrivo”. Continua la Morselli sulla figura del Guercino, “individuò una via autonoma per affermarsi sul palcoscenico degli artisti che, partiti da Bologna, avevano avanzato le loro proposte pittoriche al pubblico romano. Grazie alla sua maniera ‘col naturalismo dentro’ secondo le parole che, per lo storico Malvasia, avrebbe usato lo stesso Guercino, il pittore offriva la forza di un colore inondato di luce che entra in collisione con l’idealismo di Reni e con il classicismo di Domenichino”.

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