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È notte. Il rumore delle onde è un gioco indefinibile. Sembra ritornare il mare delle giovinezze. Sono a Giardini Naxos. Nella Sicilia che che rimanda a Enea. L’etna tace.
In lontananza sussurri greci. Un gelato di Bronte ha i pistacchi tra i denti.Dovrò parlare di Manlio Sgalambro tra tradizione e modernità. Dovrei prendere appunti. Preparare la mia relazione ma spesso mi accade che prima di una giornata impegnativa e di un convegno profondo mi lascio trascinare dall’olio e dagli ozi.
Succede. Ho letto tanto di sgalambro e scritto parecchio che riprendere appunti mi affatica.
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Fumo e ascolto il mare. Solo. Ho appena partecipato a un party. Ho passeggiato nell’area archeologico di Naxos.
Ho visto delle sculture che parlare del mito. Ho sensazioni strane. È come se Manlio lo avessi accanto. Sensazioni o immaginario. Un sigaro si spegno e l’altro si accende. E vizio? Abitudine. Inquietudine?
Sgalambro passeggia verso Lentini e cerca i pensieri sfuggiti dalla tasca.
Il vento però porta onde che giungono dalla Grecia e lui imperterrito cerca Gorgia nascosto nella grotta in cui avrebbe voluto nascondere Elena…
Ma arriva all’improvviso Anatol e pensa che sia Siddartha o Zarathustra o Aladino di Junger ma forse è semplicemente quella “rottura di Hegel”.
A un certo punto si ode la voce di Schopenhauer che è appena sbarcato dall’India e dice: Signori, la rappresentazione è tragica…
Risponde Nietzsche: Tu sei folle. Se manca la potenza ogni volontà è vana…
Ironico Manlio con il sorriso che dice Ti invito al viaggio sottolinea:
Avete commesso un grande errore. Tutti. Bisogna cercare il mistero nelle variazioni dei capricci del pensiero…
Si avverte un urlo: Fuori, esci fuori … noi siamo tutti sistematici e le idee sono femenologie e se non si trova l’epistema tutto sarà bruciato neu fuoci di Marguerite…
In aiuto a Manlio addirittura giungono Maria, Franz e Albert…Zaambrano, Kafka e Camus…
Insieme sussurrano: Intrecceremo le parole come fili di luna e danzeremo le danze dei dervishi e faremo un girotondo… La filosofia è destino e non è storia…
Intanto c’erano echi di musica e sul prontorio dell’isola issata la bandiera bianca e cantava Povera Patria…
La salsedine ha in odore impigliato nelle reti. Il mare racconta. Qui tutto è mito. La storia è invenzione e le finzioni sono fantasmi che intrecciano ricordi. Lo so.
Chi ha perso i ricordi è un perduto. Vorrei non essere classificato tra questi. La memoria è sublime che si veste di mistero.
Che cosa è il destino. Un’isola nell’isola.
Questa sera ho rinunciato alla cena. Ho trovato la scusa della prepararazione di una relazione.
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Sento nuovamente la voce roca e dura di Manlio. Sembra cantare una canzone anteguerra. È tutto così strano. Cioran gli dici: Kafka verità unica edecidrre la morte. E Sgalambro: la morte è destino. Prende in prestito una frase del mio Cesare. E poi aggiunge: Non cercare di cambiare la sorte degli uomini. Una voce lentamente sussura: …la donzella danza nel giardino del re.
Raccolgo tutto accendendo un altro sigaro. L’ultimo credo. Il tempo passa ma perché Manlio parla di un trattato dell’età? Chi potrà mai capirlo il mondo è pessimo e i pensieri marciscono. Giardini Naxos ha il mare dappertutto. Ho riscontrato una donna meravigliosa. È una curandera.
Gli sciamani sono ormai stanchi e danzano in cerchio. Di là dell’ultimo filo delare c’è la Grecia. Ma Platone è una caverna insostituibile. Sono stanco. Me ne vo a dormire almeno questa sera. Domani si vedrà.
….
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria e vive tra Roma e la Puglia. Scrittore, poeta, italianista e critico letterario, già direttore archeologo presso il Ministero della Cultura. Esperto di Letteratura dei Mediterranei, vive la letteratura come modello di antropologia religiosa. Ha pubblicato diversi testi sulla cristianità in letteratura. Il suo stile analitico gli permette di fornire visioni sempre inedite su tematiche letterarie, filosofiche e metafisiche. Si è dedicato al legame tra letteratura e favola, letteratura e mondo sciamanico, linguaggi e alchimia. Ha pubblicato oltre 120 libri, tra poesia saggistica e narrativa. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Quest’anno con decreto del Ministero della Cultura Mic , è stato nominato Presidente della Commissione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro 2024“. Recente è inoltre l’incarico assegnato sempre dal Mic di Componente dellaGiunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse (21 aprile 1914 – 21 aprile 2024) e direttore scientifico nazionale del Progetto Undulna Duse 100.
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