Ogni notte mi racconto una favola cercando cosa si nasconde in quel c’era una volta… Sono passati 50 anni dalla mia prima pubblicazione…

Non ho malinconie. Ma le malinconie invadono la scena. Crolli di anime che sembravano frontiere. Gli anni pesano...Si vince sempre perdendosi nei sogni...Fumo il mio solito sigaro. Seduto sulla mia antica poltrona sfoglio il tempo vissuto...Ritagli di tempo di vento onde sulla sabbia coralli intorno ai miei polsi…Lo sciamano forse racconterà un'altra storia…

Pierfranco Bruni

Fumo il mio solito sigaro. So che fa male. Molto. Seduto sulla mia antica poltrona sfoglio il tempo vissuto. L’ho vissuto intensamente. Intensamente senza mai cedere al ricatto degli anni… Eppure gli anni pesano. Sono 50 anni dalla mia prima pubblicazione…
Non ho malinconie. Ma le malinconie invadono la scena. Ci sono macerie che diventano rovine. Crolli di anime che sembravano frontiere. Ci sono orizzonti spezzati dai confini di un tramonto sbattuto sulla linea immaginaria che solo i nostri occhi riescono a fissare.
Non credo più che la bellezza potrà salvarci.
Gli amori hanno le distanze di un frammento disegnato oltre il mosaico.
Se Cristo resterà in Croce ci sarà mai la possibilità di toccare la Grazia con un sorriso?
Non cercate parole se la resurrezione non supererà i labirinti. Soltanto la paura potrà farci camminare un nuovo cammino.
Gli uomini soli non hanno paura perché sono dei ribelli e i ribelli portano dentro il cuore la pazienza. Ma gli uomini non vogliono restare soli.
Se la bellezza non ci salverà e l’amore ha sempre un tassello mancante sarà la solitudine a darci il pianto di Cristo.
Ed ora mi racconterò una favola. Una favola bella che raccoglie i miei sorrisi perduti.
Le favole cominciano sempre…
C’era una volta una principessa. Bellissima. Aveva un sorriso di rugiada e due occhi puntati sul mare che luccica.
Si chiamava si chiama Onda di Vento. Ed era innamorata di un principe che scorreva il vento lungo le stanze del tempo.
Ma il tempo non attraversava i loro desideri.
La principessa chiamava il suo principe Cerbiatto. Si amarono profondamente. Insieme erano il sorriso delle stelle che rendono la luce giorno.
Mai un velo di tristezza.
Mai un cigolio di malinconia.
Le loro mani era strette di velluto. E si amarono. Finalmente capirono che la vita è sorriso, è bellezza, è allegria.
Anche quando stringono i destini bisogna sconfiggere tutto senza la recita e oltre il teatro.
Sorridere con la bellezza di un bacio. Perché ho detto che c’era una volta… Ma no… Se una volta c’era c’è ancora…
Ci sarà ancora… Bisogna sorridere perché la favola anche quando non c’è bisogna inventarsela…
La favola è nella bellezza dei nostri sguardi che si incontrano…
Il sorriso… Mettiamo in vendita un sorriso avremo acquirenti che giungeranno dai satelliti…
Da oggi in poi vendo sorrisi in cambio di sguardi e le favole belle saranno il dono per le principesse e i cerbiatti… Allegri si vince sempre… si vince sempre perdendosi nei sogni.
Prima di addormentarvi raccontatevi sempre una favola…
Il tempo vi sorridera’…
E ora? Rileggo il mio Casanova. Mi dico che è tempo di rincasare… Non lo so quale favola mi racconterò. Sono passati cinquant’anni dalla mia prima pubblicazione.
Ritagli di tempo di vento onde sulla sabbia coralli intorno ai miei polsi…Lo sciamano forse racconterà un’altra storia…

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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