![Verso una filosofia da Sgalambro a Zambrano](https://www.paeseitaliapress.it/wp-content/uploads/2025/02/Verso-una-filosofia-da-Sgalambro-a-Zambrano-1-1-678x335.jpg)
Micol Bruni
La filosofia del Novecento con radici che provengono dalla grecità. Spesso oggi si pone una domanda inerente il concetto di filosofia. Abbiamo ancora bisogno di filosofia? Il tema si pone con insistenza anche perché ormai la dimensione filosofica sta diventando sempre più un modello del pensiero che presenta elementi comparativi con i quali bisogna fare i conti sia in termini antropologici sia letterari sia politici.
Nel recentissimo e corposo libro di Pierfranco Bruni, dal titolo: “Verso una filosofia. Da Sgalambro a Zambrano”, Solfanelli editore, collana Athenaeum, pagine 280, per conto del Ministero della Cultura – Comitato Nazionale Celebrazioni di Manlio Sgalambro, sulla filosofia e per la filosofia, con scritti di Marilena Cavallo che sottolinea, in pagine incisive, il ruolo di Maria Zambrano in Italia e di Tonino Filomena che richiama i modelli tradizionalisti di impegno filosofico e storico, si traccia un percorso “asistematico” che va da Maria Zambrano a Manlio Sgalambro toccando, tra gli altri, filosofi e antropologi come Ida Magli e Augusto Del Noce. Non mancano Masullo, Severino, Camus, Schopenhauer e Nietzsche.
Una domanda che si pone è questa: Cosa facevano i filosofi greci nella vita quotidiana? A cosa pensavano? A cambiare il mondo o a interpretarlo? “Filosofare” era un mestiere? Era pericoloso? E se Socrate, Senofonte, Platone, Aristotele, Epicuro e Lucrezio fossero nostri contemporanei, discuterebbero di Genoma e di intelligenza artificiale? Quindi ha senso discutere oggi di filosofia? Perché “tediare” ancora i nostri ragazzi con la filosofia se poi i filosofi vengono considerati dei perditempo?
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In un’epoca in cui la filosofia corre il rischio di diventare un sapere sterile e lontano dalla realtà, Verso una filosofia – da Sgalambro a Zambrano ci ricorda che il pensiero è sempre un cammino, un percorso da intraprendere con onestà intellettuale e apertura emotiva. Sgalambro e Zambrano, in modi differenti ma complementari, ci invitano a pensare per cambiare, a riflettere per agire, a sentire per comprendere, superando le certezze del passato e accettando con coraggio la sfida del futuro ignoto, anche mettendo in discussione sé stessi e le proprie convinzioni.
In queste pagine non vi sono dunque risposte definitive o soluzioni preconfezionate e costruite ad hoc, ma, al contrario, si offrono gli strumenti per un’autentica esperienza interiore di ricerca e di disvelamento. Il rapporto tra Sgalambro e Zambrano è segnato da un viaggio che passa attraverso i concetti di fenomenologia e di metafisica. Entrambi affrontati con la presenza di molti autori che diventano testimoni di un viaggio esemplare in cui l’incontro epistemologico assume, appunto, una dialettica tra fenomenologia e metafisica.
Pierfranco Bruni si distanzia dalla sistematizzazione di Kant e Hegel per entrare in un rapporto a incastro tra letteratura profonda, Dostoevskij è una costante, e un intreccio che chiama in causa personalità che nascono dalla filosofia e poi scrutano altri campi come la psicologia e la sociale con Alberoni e Ferrarotti.
Un metodo a griglia, perché Bruni è convinto che la argomentazione non ha nulla a che fare con la tradizionale sistematicità. Uno sguardo singolare a tutto tondo sulla filosofia, ragionando da filosofo, dal Novecento a l’epoca contemporanea. Un viaggio nella filosofia oltre il relativismo.
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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