Rocce di lesbo al canto del gallo…Alto tradimento al costume. Perdonatemi mia Signora delle Camelie

Che malinconia in questo mio dire lungo il teatro dei giorni della storia. Tutte le Storie sono teatro. Perché non sopporto più chi sostiene il giudizio o la giustificazione della verità. Eh no mia cara profetessa di Samo … Le cose non stanno così. Dico semplicemente che non c'è scampo per gli amori melanconici. L'amore o è seduzione costante o non è. Il caso a volte supera il destino…Adieu

Non c’è via di scampo. Ti ho amato di un amore terribile.
Come se ci fosse stato sempre un cielo rosso splendente in ombre di grigio.
Che malinconia in questo mio dire lungo il teatro dei giorni mentre la storia resta un recitare di onde sugli scogli.
Il teatro è nella storia perché tutte le Storie sono teatro. Perché non sopporto più chi sostiene il giudizio o la giustificazione della verità.
Ma la verità la facciamo noi mia Signora delle Camelie. Perché non si ha il coraggio di portare fino in fondo la propria consapevolezza. Dalla bugia alla finzione e da questa alla ricostruzione pensando che la verità sia tutto. È tutto nel momento in cui vivi nella vita. Ma se non vivi di vita che senso ha la verità? Molto meglio la finzione. Siamo praticamente essere logici proprio quando si percepisce la lacerazione. E perché insistere su ciò? Io voglio la finzione se la finzione mi fa star bene.
Mi sbaglio? Probabile. Sono qui per scrivere. Cosa è lo scrivere? Confessarsi. Siamo convinti che la confessione sia l’espressione del vero o del certo? Signora delle Camelie faccio confusione …
Ma no. Non voglio essere (una) Madame Bovary… Potrei fare la stessa fine…
Tiro troppo la corda intorno al collo del cadavere della follia.
Tutto questo cosa c’entra con l’amore? Tutto ha un senso perché non so fino a che punto abbia vinto Biancaneve oppure Cenerentola sia stata la principale antagonista della fabula bella …
Non vorrei fare neppure la fine di Giovanna d’Arco perché il fuoco che diventa fiamma mi spaventa. Ora mi dirai: Ma come? Sei un Robin Hood e ti prendi timore di un po’ di fuoco che si alza nel vento?
E no mia cara profetessa di Samo … Le cose non stanno così. Dico semplicemente che non c’è scampo per gli amori melanconici. L’amore o è seduzione costante o non è.
Mi dirai ancora: Ti sei troppo incanalato lungo le derive del tuo affettuoso Giacomino e non riesci a leggere altro…
Ti sbagli. Samo ti ha fatto sconfiggere la lucidità del canto del fingitore sciamano e ti allunghi oltre la rupe. Attenta. Da quelle parti potresti trovare le rocce di Lesbo e Saffo potrebbe trascinarti con il capo in giù…
Gira la ruota profetessa… Chetirigira il canto del gallo non nel mattino ma nel meriggio sul mare… Il gallo? Mi sbaglio. È un gabbiano. Follia come sempre nelle mie imprese linguistiche.
Ora che famo?
Vieni vicino e ti dico tutto in un orecchio. Facciamo in modo che sia un segreto perché ai segreti credo e non alle verità fragili e inconsistenti … Sì. Meglio una bugia seria che una fragola acerba.
Vieni con me e da me. Ti porterò mia profetessa mia Signora delle Camelie mia Madame proustiana sul ciglio di un sorriso e ti darò un baccio scoppiettante sulla tua bocca di rose e miele.
Poi tutto il resto? Mi chiederesti. Lascia perdere il resto. Io so che vivere di mance è crudele anche se a volte è redditizio e non si pagano le tasse.
Oibò! Cosa ho scritto?
Ho scritto tutto ciò che vale una distrazione. Soprattutto per me che ho le mani piene per non dire altro di parole ridondanti …
Perdonatemi… Se ho commesso un reato di alto tradimento al costume decente della mia formazione decennale. Il caso a volte supera il destino…
Credetemi però: Vale più fare l’amore su un balcone con il rumoreggiare del mare e il ringhiare del vento che stare appiccicati sotto le coperte…
Adieu…

….

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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