Addio a Ryan O’Neal, l’attore di Love Story e Barry Lyndon. Aveva 82 anni

“Questa è la cosa più difficile che abbia mai avuto da dire, ma eccoci qui. Mio padre è morto in pace oggi, con la sua amorevole squadra al suo fianco che lo sostiene e lo ama come lui farebbe con noi”. Per la morte del celebre attore Ryan O’Neal,riferisce così su instagram il figlio Patrick O’Neal, giornalista sportivo della Bally Sports West di Los Angeles.

L’attore statunitense Ryan O’Neal, star del leggendario “Love Story” (1970), film romantico emozionante che interpretò con Ali MacGraw, è morto all’età di 82 anni. O’Neal si è spento, venerdì 8 dicembre. Era malato da oltre vent’anni di leucemia cronica con aggiunte complicanze nel 2012 per cancro alla prostata.

Ryan O’Neal e Ali MacGraw in Love Story

Ryan O’Neal, pseudonimo di Charles Patrick Ryan O’Nea, è stato candidato all’Oscar come miglior attore nel 1971 e vincitore del David di Donatello per miglior attore straniero nel 1972.

Ryan O’Neal in Barry Lyndon

Da Love Story a The Driver, O’Neal, l’attore che lavorando con Stanley Kubrick, ha interpretato la parte più importante della sua carriera, quella di Barry Lyndon nell’omonimo capolavoro (1975). All’epoca vinse una sfida molto rischiosa. Dimostrò di poter toccare vette drammaticamete esaltanti, divenute indelebili nella storia del cinema.

La soap opera Peyton Place (dal 1964 al 1969) nella parte di Rodney Harrington, affiancando Mia Farrow, fu il trampolino di lancio di O’Neal che ottenne la fama mondiale con Love Story (1970). L’nterpretazione di Oliver Barrett IV nel film di grande successo con Ali MacGraw, si rivelò uno dei ruoli piu straordinari di O’Neal che, gli valse la candidatura all’Oscar al miglior attore nel 1971 e il David di Donatello come miglior attore straniero, oltre alla candidatura al Golden Globe.

Nel 1973 interpretò il film Paper Moon – Luna di carta con la sua primogenita Tatum O’Neal, la quale grazie a questa parte ottenne l’Oscar ancora giovanissima. Fu anche preso in considerazione per le parti di Rocky Balboa in Rocky (1976) e di Michael Corleone nel Padrino (1972).

Malgrado la malattia Ryan O’Neal, continuò a recitare. È del 2006 l’ingresso nel cast della serie televisiva statunitense Bones e, la partecipazione ad alcuni episodi del telefilm 90210 (2010).

Una vita di grande successo attraversata anche da turbolenti vicende. Il 17 settembre 2008 O’Neal venne arrestato, insieme al figlio, nella sua abitazione di Malibù, in California, per possesso di stupefacenti.

Gli amori

Fu sposato con l’attrice Joanna Moore dal 1963 al 1967, dalla quale ebbe due figli, gli attori Griffin e Tatum O’Neal. Dopo il divorzio a causa di una relazione tempestosa (Joanna perse la custodia dei due figli per i suoi problemi di alcolismo e droga), si legò in matrimonio con Leigh Taylor-Young, da cui nacque il terzogenito Patrick, divenuto cronista sportivo, che l’8 dicembre scorso annunciò la morte del padre.

Ryan O’Neal e Farrah Fawcett

Sul finire degli anni settanta conobbe Farrah Fawcett, famosa attrice del telefilm Charlie’s Angels, con la quale visse fino alla morte di lei scomparsa nel 2009 per cancro, mentre O’Neal era già afflitto dalla patologia ematica dal 2001. Insieme recitarono in diversi film tra cui Sacrificio d’amore (1989) e la serie TV Good Sports (1991), ed ebbero un figlio, Redmond, nato nel 1985.

Ryan O’Neal e Farrah Fawcett, una appassionante e tormentata storia d’amore segnata da tradimenti e riappacificazioni. La malattia di entrambi li riavvicinò. ” Nella finzione, la malattia mi ha dato il successo e la popolarità; nella vita reale mi ha portato la tragedia”, dichiarò Ryan O’Neal in una intervista dopo la morte di Farrah.

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