
di Francesco Mazzarella
Dal 14 al 16 marzo 2025, Fiera Milano Rho ha ospitato la 21ª edizione di “Fa’ la cosa giusta!”, la fiera nazionale dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili. L’evento ha registrato un’affluenza significativa, con oltre 52.200 visitatori, confermandosi come punto di riferimento per chi desidera approfondire tematiche legate alla sostenibilità e alla partecipazione attiva.
La fiera ha presentato numerose novità, suddivise in quattro aree tematiche principali: “Cura e Benessere”, “Sapori e Saperi”, “Cultura e Partecipazione” e “Viaggio e Grandi Cammini”. Questa suddivisione ha permesso ai visitatori di orientarsi tra le diverse proposte espositive e culturali.
Una delle innovazioni più apprezzate è stata lo spazio “L’Albero custode”, realizzato in collaborazione con Immedia, piattaforma ideata da Giovanni Storti insieme a Corax. Questo spazio ha ospitato incontri dedicati alle bellezze del pianeta, offrendo testimonianze e approfondimenti sulla necessità di preservare l’ambiente attraverso pratiche sostenibili.
Inoltre, la partnership con Altroconsumo ha introdotto attività focalizzate sulla sostenibilità, culminando in un incontro sugli acquisti consapevoli, tenutosi sabato 15 marzo. Questa collaborazione ha sottolineato l’importanza di scelte informate nel quotidiano dei consumatori.
Le piazze tematiche all’interno della fiera hanno rappresentato veri e propri centri di aggregazione, dove si sono svolti dibattiti, laboratori e presentazioni. Ad esempio, la Piazza “Fa’ la cosa giusta!” ha ospitato l’incontro “Sostenibilità, alimentazione vegetale e innovazione come leve di cambiamento”, con la partecipazione di esperti nel campo dell’alimentazione vegana e della ricerca sulla carne coltivata.
Nella Piazza “Liberazione”, si è tenuta la tavola rotonda “Diritto alla vita e alla cura: animali e umani nelle fragilità e nelle emergenze”, focalizzata sul legame tra esseri umani e animali in situazioni di vulnerabilità e crisi.
La fiera non si è limitata a esporre prodotti e servizi, ma ha anche lanciato provocazioni culturali per stimolare una riflessione critica. Il tema conduttore “Il gusto della fiducia” ha invitato i partecipanti a interrogarsi sul valore delle relazioni autentiche e sulla necessità di ricostruire legami di fiducia nella società contemporanea.
Inoltre, la sezione “Sfide – La scuola di tutti” ha proposto incontri sul pensiero critico nell’educazione, sollecitando docenti e studenti a ripensare i modelli tradizionali di apprendimento e a confrontarsi con le sfide poste dall’intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie in classe.
Immaginando un futuro in cui “Fa’ la cosa giusta!” abbracci ulteriormente le innovazioni tecnologiche, si possono ipotizzare diverse implementazioni:
- Piattaforme digitali interattive: l’introduzione di applicazioni mobili o piattaforme online potrebbe facilitare l’interazione tra espositori e visitatori, offrendo esperienze personalizzate e accesso immediato a informazioni dettagliate sui prodotti e servizi presentati.
- Realtà aumentata e virtuale: l’utilizzo di queste tecnologie potrebbe permettere ai visitatori di vivere esperienze immersive, come tour virtuali di processi produttivi sostenibili o simulazioni interattive che mostrano l’impatto ambientale delle scelte quotidiane.
- Blockchain per la tracciabilità: l’adozione della tecnologia blockchain potrebbe garantire una maggiore trasparenza nella filiera dei prodotti esposti, assicurando ai consumatori l’origine etica e sostenibile degli articoli acquistati.
- Intelligenza artificiale per l’analisi dei dati: l’integrazione dell’IA potrebbe offrire agli organizzatori insights approfonditi sulle preferenze dei visitatori, permettendo di adattare l’offerta espositiva alle esigenze emergenti e migliorando l’esperienza complessiva dell’evento
La 21ª edizione di “Fa’ la cosa giusta!” ha dimostrato come l’innovazione e la sostenibilità possano integrarsi armoniosamente, offrendo al pubblico spunti concreti per adottare stili di vita più consapevoli. Le attività nelle piazze e le provocazioni culturali hanno arricchito il dibattito, stimolando una riflessione collettiva sulle sfide attuali. Guardando al futuro, l’integrazione di tecnologie avanzate potrebbe ampliare ulteriormente l’impatto della fiera, rendendola un modello di riferimento per eventi dedicati alla sostenibilità in un contesto sempre più digitale e interconnesso.