di Claudia Giraud
Prima retrospettiva in Francia, negli spazi della Fondation Louis Vuitton, dopo quasi 25 anni, del maestro del colore: è in mostra la sua serie più famosa, concepita per il mitico ristorante Four Seasons di Manhattan e mai consegnata.
Sono diventato un pittore perché volevo elevare la pittura allo stesso livello di intensità della musica e della poesia“. Sono parole di Mark Rothko (Daugavpils, Lettonia, 1903 – New York, 1970) che in autunno avrà la sua prima retrospettiva in Francia negli spazi della Fondation Louis Vuitton, dopo la mostra tenutasi al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris nel 1999.
Con un allestimento di tipo cronologico, dislocato in tutti gli spazi della Fondazione, l’esposizione – davvero imponente, con un corpus di 115 opere provenienti dalle più grandi collezioni internazionali, istituzionali e private, tra cui la National Gallery of Art di Washington, quella della famiglia dell’artista e la Tate Gallery di Londra – ripercorre l’intera carriera di Rothko: dai suoi primi dipinti figurativi alle opere astratte per le quali è più conosciuto oggi. Come la serie di pitture murali, commissionategli nel 1958 dal ristorante Four Seasons, all’interno del Seagram Building di Manhattan, celebratissima architettura di Ludwig Mies van der Rohe, ma mai consegnate perché, così spirituali, non le sentiva in linea con il luogo. Undici anni dopo, nel 1969, l’artista dona nove di questi dipinti – che si differenziano dai precedenti per le intense sfumature rosse – alla Tate Gallery, che dedica una sala delle sue collezioni esclusivamente a Rothko: questa serie è presentata eccezionalmente nella mostra della Fondation Louis Vuitton.
Ecco le immagini.
Parigi // dal 18 ottobre 2023 al 2 aprile 2024
Mark Rothko
Fondation Louis Vuitton
8 Av. du Mahatma Gandhihttps://www.fondationlouisvuitton.fr/fr
(Fonte Artribune)