Sabino de Nichilo ESTINZIONE, in mostra a Pescara. Fino al 14 ottobre 2023

da domani 16 SETTEMBRE 2023, inaugura l'esposizione di Sabino Nichilo, a cura di Nicoletta Provenzano. Un progetto site specific che unisce opere ceramiche e dipinti, trasportando trasformazioni ibride, nate oltre lo scenario dove la materialità di corpi compositi si staglia nei luoghi del quotidiano... un clima schietto e anti-utopico accoglie radicalmente il groviglio di distruzione e creazione proprio del farsi del mondo, come condizione immanente, irreversibile quanto inquieta, metamorfica e mutante...

Lo spazio 16 Civico presenta la mostra: Sabino de Nichilo ESTINZIONEa cura di Nicoletta Provenzano

16 settembre – 14 ottobre 2023

Inaugurazione: sabato 16 settembre, ore 18.30. 16 Civico Strada Provinciale San Silvestro, n. 16 – Pescara

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Lo spazio indipendente 16 Civico di Pescara è lieto di presentare la mostra Estinzione di Sabino de Nichilo, a cura di Nicoletta Provenzano.

Un clima incalzante, schietto e anti-utopico accoglie radicalmente il groviglio di distruzione e creazione proprio del farsi del mondo, come condizione immanente, irreversibile quanto inquieta, metamorfica e mutante.

Sabino de Nichilo, in un progetto site specific che unisce opere ceramiche e dipinti, ci trasporta in trasformazioni ibride, nate oltre lo scenario della sesta estinzione di massa, dove la materialità di corpi compositi si staglia nei luoghi del quotidiano: in un passato abitativo che appare superstite e lascia emergere il passaggio del tempo, la genesi di nuove forme in materia duttile e lucida, tentacolare, affiorata e assommata in superfetazioni verticali promiscue o alterità parassitali, invade e si appropria degli spazi, ripopolando un habitat di rovine e macerie, lungo i resti di un collasso antropico, sovrascrivendo entità ecologiche tra simbiogenesi pluralistiche.

Scrive la curatrice: «Le sculture ceramiche, articolate come vite silenti e rizomorfe appartenenti alle zone d’ombra, alle profondità dell’humus, si evidenziano come conformazioni intricate e sinuose che dominano e colonizzano prepotentemente anche lo sguardo in diramazioni anarchiche, ma ritmiche, trattenendo il loro enigma, la loro mutualistica esistenza unita al dissimile, formante un ecosistema autonomo e dinamico.

L’artista, nella sapienza e padronanza tecnica, approda ad una libertà formale virtuosa e intrigante, esteticamente barocca, che coglie le fragilità e caducità della physis insieme all’audacia e determinazione concreta con cui si violano i confini dell’equilibrio, dove la distruzione della simmetria e proporzione armonica conduce a nuove cognizioni e congiunzioni d’insieme, tra mirabilia e dramma.

Le opere pittoriche nel turbine di cromie e nel tratto fluido di viluppi miceliari appaiono come sistemi radicanti vegetativi trasposti dall’universo ctonio in esuberanze coloristiche vivide, un ordine nascosto di fitte reti intercomunicanti che procedono e prolificano rimescolandosi in turbolenze e connessioni vivifiche imprevedibili. Sabino de Nichilo porta in luce un mondo ignoto e stupefacente in espansioni cromatiche veloci, interludi alla pratica scultorea che raggiungono un’acme linguistica fantasmagorica intrinseca alla ricerca».La mostra Estinzione si situa nel processo dell’esistere e del divenire, senza soccombere all’astrazione futuribile, ma percorrendo l’inarrestabile continuità della vita, di una natura in perpetua evoluzione.

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