“L’antropologia ha sempre svolto un compito comparato con una cultura materiale e immateriale e costituisce il dato significante dei popoli e delle civiltà. Annabella Rossi è un riferimento in questo viaggio”.
Ha dichiarato Pierfranco Bruni, scrittore e Presidente della Capitale Italiana Città del Libro del Mic, in riferimento a questo straordinario evento.
Il SALENTO DI ANNABELLA ROSSI (Roma, 14 settembre 1933 – Roma, 4 marzo 1984)
PRESENTAZIONE DEL CATALOGO
Sarà presentato sabato 3 agosto, alle 19.00, negli spazi della Biblioteca Bernardini, il catalogo della mostra: “Il Salento di Annabella Rossi. La ricerca visiva sul tarantismo e oltre”, intervengono Luigi De Luca , Leandro Ventura , Stefania Baldinotti , Vincenzo Santoro, Pierfranco Bruni , Maurizio Agamennone.
La mostra, multimediale e itinerante, a cura di Vincenzo Santoro, realizzata nella ricorrenza del quarantesimo anniversario della scomparsa della studiosa, è frutto della collaborazione fra il Museo delle Civiltà, l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e il Polo Biblio-museale di Lecce.
L’allestimento realizzato nella Biblioteca Bernardini, visitabile fino al 30 settembre – con sezioni dedicate a Montesano, Ruffano e Nardò* – raccoglie i materiali di interesse etno-antropologico realizzati nel Salento da Annabella Rossi, antropologa, fotografa e documentarista, a partire dalla partecipazione nel 1959 alle ricerche dirette da Ernesto de Martino in Puglia sul fenomeno del tarantismo.
Fotografie, registrazioni sonore e riprese, a volte inedite, raccontano al pubblico un’Italia lontana nel tempo, fermata nei gesti e negli sguardi di uomini, donne e bambini, inchiodati dalla fatica di vivere “legati ad una agricoltura preindustriale, a un artigianato moribondo, a una manovalanza di sfruttamento”, portatori di quella cultura che la Rossi chiamava “cultura della miseria” e contro la quale decise di schierarsi con la sua opera di ricercatrice e studiosa, seguendo il paradigma del suo maestro, Ernesto de Martino, incontrato la prima volta nel 1959 e subito seguito nella celeberrima spedizione in Salento che svelò all’Italia sul margine del boom economico, quella “terra del rimorso”, dove per guarire dal morso del ragno, solo la musica era il medicamento e solo il ballo la terapia.
LE SEZIONI DEDICATE DELLA MOSTRA
*A Montesano Salentino, dal 2 al 30 agosto, negli spazi di Palazzo Bitonti, visitabile dalle 19 alle 23.
*A Ruffano, dall’11 al 16 agosto, presso Casa Callisto – Santuario di San Rocco a Torre Paduli, visitabile dall’11 al 14 dalle 19 alle 22 e il 15 e il 16 per la festa si San Rocco, tutto il giorno.
*A Nardò, dal 2 al 15 settembre, presso il chiostro dell’ex Convento dei Carmelitani, dalle 19 alle 23
Photocover : Annabella Rossi