Domenico di Graci, in arte Bracco di Graci, è un cantautore italiano, nato in Sicilia, ma di adozione bolognese, debutta nel mondo della musica dopo l’incontro con Lucio Dalla.
Ha partecipato negli anni ’90 al Festival di Sanremo, al Festivalbar, ha vinto il Festival di Castrocaro, ma nel 1998 lascia il mondo della musica e riprende il suo lavoro in fabbrica. Oggi, è tornato nel panorama musicale italiano con un nuovo Album di 11 inediti e il 22 luglio è uscito il suo ultimo singolo “Per la gente”.
–Come è nata la passione per la musica?
La passione per la musica credo sia nata con me, poi c’è voluto del tempo per prenderci le misure però è un modo per sfogarsi, per tenere occupata la mente, per parlare con sé stessi e con gli altri, una canzone rimane nel tempo è come avere una parte di te che non muore mai, la musica dà un senso di sollievo, puoi affidargli i tuoi problemi e questo fa sentire meno soli.
–Lei ha conosciuto Lucio Dalla e ha avuto la possibilità di lavorare con lui, ricorda il primo incontro?
Ho cercato di incontrarlo nel 1987 con scarsi risultati, sapevo che faceva anche produzioni, poi una sera dopo un cinema, prima di tornare a casa, sono passato in Vicolo Mariscotti a Bologna dove lui abitava e mentre gli imbucavo una musicassetta con le mie prime canzoni, lui rientrava con il suo produttore Renzo Cremonini, mi urla cosa stessi facendo e dopo avergli spiegato le mie intenzioni mi chiede se avevo messo il mio numero di telefono qualora ci fosse qualcosa di interessante, vedendomelo davanti ho provato un’ emozione difficile da descrivere, quello è stato il primo incontro.
–Il primo contratto discografico lo ha firmato proprio con l’etichetta di Lucio Dalla, che consigli le ha dato il grande maestro?
Diciamo che Lucio Dalla non dava consigli, però per quelli che hanno avuto come me, la possibilità di lavorare con lui era capace di trasmettere molta energia, era veramente un artista geniale. Quindi penso di avere avuto la possibilità di ricevere una scuola indiretta. Lucio Dalla aveva un grande pregio, se qualcuno gli portava una canzone, che lui riteneva buona, non riusciva a sottrarsi e faceva il possibile per dargli una possibilità di esistenza.
–Da cosa trae ispirazione per scrivere i suoi brani? E cosa vuole comunicare al pubblico?
I miei brani parlano di vita reale, l’ispirazione viene dalla quotidianità e dalle sue molteplici complessità, cerco nel mio piccolo di fare un po’ di luce dove avverto ci sia il buio, alla gente vorrei comunicare i miei stati d’animo che potrebbero essere anche i loro, in ogni caso l’interrogazione e la prudenza, soprattutto in questo momento storico, sono il mio messaggio.
–Ha partecipato al Festival di Sanremo, al Festivalbar, ha vinto il Festival di Castrocaro, ma nel 1998 torna al lavoro di operaio in fabbrica, cosa lo ha spinto a questa scelta?
In realtà non è stata una mia scelta, mi spiego meglio, ho deciso di uscire, ma credo di essere stato portato a doverlo fare, a volte accade che persone con le quali collabori, si manifestano diverse da come pensavi che fossero, dal mio canto non ho mai preso in considerazione di cambiare il mio modo di scrivere e per qualcuno forse non era più il caso di lasciarmi proseguire il mio viaggio.
Credo che l’arte debba contenere anche un minimo di dissenso già dagli anni ‘90 si intravedeva la metamorfosi e la direzione del mercato e ho deciso che non avrebbe avuto senso continuare, non mi adeguo.
–Oggi è tornato a fare musica, il 22 luglio è uscito il suo nuovo singolo “Per la gente”, qual è il significato di questa canzone e che messaggio vuole lasciare al pubblico?
“Per la gente” è un omaggio alla gente, a tutti quelli che vengono rapiti dal lavoro frenetico quotidiano, che contribuiscono e hanno sempre contribuito per la crescita del paese e stranamente sono sempre quelli più vessati, più ignorati.
–Progetti futuri? Cosa si aspetta dal mondo della musica?
Non mi aspetto nulla perché le radio non ti passano, le tv non ne parliamo proprio quindi per quelli come me l’unico spazio sono i social, lavorerò nel lungo periodo non abbandonando il progetto, cercherò di far crescere i miei social un passetto alla volta, anche se sarà molto dura. A tal proposito voglio ringraziare voi e il vostro magazine che mi date la possibilità di questa intervista. Grazie anche ai vostri lettori.
Per chi fosse interessato ad ascoltare questo nuovo progetto mi può trovare sul mio sito ufficiale www.braccodigraci.it ,
sul mio canale Youtube https://www.youtube.com/@braccodigraci