Pink Floyd, venduti i diritti musicali alla Sony Music per 400 milioni di dollari

Dopo anni di dissidi interni alla celeberrima band ceduti i diritti al colosso giapponese  che, soppiantando altre case discografiche punta ad espandendersi nel settore Vintage

I Pink Floyd hanno venduto la loro musica registrata e i diritti sull’immagine a Sony Music per circa 400 milioni di dollari. Lo ha appreso il Financial Times confermato da Variety. L’accordo arriva dopo anni di controversie  tra i membri della band. Una intesa che non racchiude  le parole delle canzoni della leggendaria band britannica di ”The Wall” e ”The Dark Side of the Moon” ma comprende, secondo Variety, le iconiche copertine degli album disegnate da Storm Thorgerson. L’accordo è stato concluso malgrado i pessimi rapporti tra Rogers Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, entrato nel 1967.

Waters  si sarebbe in varie occasioni dichiarato contro Israele e a favore della Russia di Putin dopo l’invasione dell’Ucraina.

Secondo Variety,  l’intesa raggiunta mentre la situazione in Medio Oriente continua ad avere picchi  di violenza, espone Sony Music a critiche.

Dei benefici dell’accordo saranno destinatari oltre a Waters e Gilmour, anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierista Richard Wright e del cantautore Roger “Syd” Barrett.
Il catalogo dei Pink Floyd rappresenta una rassegna dei   brani più celebri degli ultimi 50 anni.  ”Money”, ”Wish You Were Here” e ”Another Brick in the Wall”, tra questi. 

Insieme a quello dei Queen, ceduto a Sony Music a giugno per un miliardo di dollari, il catalogo musicale dei Pink Floyd gravitava ancora sul mercato in assenza di acquirenti,  probabilmente una questione causata  dai contrasti interni del celeberrimo gruppo oltre ai motivi fiscali e  le ricadute negative del valore della sterlina. 
“Sarebbe il mio sogno mettere la parola fine ai dissidi che non facilitano decisioni comuni”. Così Gilmour parlando con i  Rolling Stone, nel sottolineare l’interesse a vendere i diritti non per questioni finanziarie ma per la coesione della propria band. 

Una vicenda annosa, nota da tempo secondo cui la vendita della musica dei Pink Floyd sarebbe stata al centro di interesse all’acquisto da parte di case discografiche quali,  Hipgnosis, Warner Music e Bmg che nel 2022 , si erano contesi senza esito l’acquisizione. Sony adesso ha vinto su tutti. Il colosso giapponese, proveniente dalla recente acquisizione dei diritti di Bruce Springsteen e Bob Dylan, sottolinea con l’ultimo accordo firmato con i Pink Floyd, l’intenzione ad ampliare in modo consistente la propria posizione nel settore della musica Vintage. Un progetto secondo cui farebbe parte il gruppo di private equity Apollo, da cui Sony avrebbe ricevuto fondi pari a 700 milioni di dollari.

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